16 giugno 2010

Giovani Imprenditori (3): Considerazioni sul Convegno di Santa Margherita Ligure

Edy Incoletti (Logic)
Terza puntata della rubrica promossa dai Giovani Imprenditori di Confindustria Valle d'Aosta e ospitata su questo blog. Ora tocca a Edy Incoletti di Logic.Tocca a lui illustrarci i contenuti dell'appuntamento di Santa Margherita Ligure di cui molto avete letto sui quotidiani e sentito ai Telegiornali in questi giorni. Qui trovate tutti i post pubblicati. Tu ricordo che lo spazio commenti è a tua disposizione per qualunque tipo di intervento o di quesito sull'argomento.

Il mondo dei Giovani imprenditori di Confindustria è, come evidenziato nel precedente post di Ettore La Carruba, un contenitore pieno di attività, occasioni e «obblighi». Tra tutti, tuttavia, ve ne è uno che sentiamo in modo particolare e a cui per nessun motivo vorremmo sottrarci.

Si tratta dell'obbligo di pensare al futuro.

I già ricordati convegni di Capri e di Santa Margherita Ligure, sono sempre stati un momento per pensare a quello che succederà o che vorremmo succedesse nei prossimi anni. Chi ha partecipato al recente convegno ligure, tuttavia, non ha potuto ignorare un cambiamento che ha colpito le tesi del nostro gruppo.

Si è sempre parlato del nostro futuro, ma l'avverbio «dopo», che nella scorsa edizione era anche parte del titolo del convegno, ha lascito il posto a «oggi», «adesso» e «subito». Questa sostituzione non è dettata
da un cambiamento in quelle che riteniamo le nostre priorità, ma dall'urgenza, per l'Italia, di attuare subito le riforme da noi richieste.

Adesso dobbiamo far tornare nei giovani l'interesse per la politica, per i quotidiani, la stampa tradizionale in genere e per il proprio paese riequilibrando i fondi per le politiche sociali, aumentando gli interventi a favore di chi entra nel mondo del lavoro (giovani, formazione, donne), piuttosto che a favore di chi esce.

Adesso dobbiamo riprendere le privatizzazioni, semplificare la pubblica amministrazione e far sì che la politica smetta di spendere risorse che non ci sono solo per garantirsi il consenso, imponendo quel pareggio di bilancio che avevamo raggiunto per la prima e ultima volta nel 1876 e che la Germania si è recentemente imposta.

Adesso dobbiamo chiedere una democrazia della responsabilità: responsabilità dei cittadini, ma anche degli amministratori e dei politici.

Adesso dobbiamo creare un'imposizione fiscale, un sistema giudiziario e delle leggi eque e comprensibili. Dobbiamo rimuovere quei vincoli economici e burocratici che, come sottolineato dal ministro Tremonti, se fossero stati già presenti negli anni '30 avrebbero fatto sì che Guglielmo Marconi, in seguito agli esperimenti condotti proprio a Santa Margherita, ricevesse multe e denunce, invece di un Nobel.

Adesso dobbiamo fare tutto quanto indicato perché, come ricordato da Luca Cordero di Montezemolo, queste cose le stiamo chiedendo già da più di 15 anni e, soprattutto, perché non vi sarà più una prova d'appello.

Dobbiamo farlo oggi per smetterla di essere imprenditori «nonostante», ma anche giovani «nonostante», ritornando a sperare, come hanno fatto i nostri genitori, in un futuro migliore dell'oggi in cui viviamo.

Queste sono le proposte fatte da Federica Guidi, presidente del nostro gruppo durante il convegno e che, in larga parte, gioverebbero anche a chi è giovane nella nostra Regione.

Edy Incoletti

Chi è Edy Incoletti?
Si laurea in ingegneria informatica frequentado il Politecnico di Torino e l'ENSIMAG - école d'ingénieurs informatique mathématiques appliquées di Grenoble. Dopo alcune collaborazioni con imprese come FIAT Avio e Reply, nel 1999 fonda, ad Aosta, insieme a Fabio Statti e Fabrizio Merivot, la società Logic focalizzata sullo sviluppo software e la consulenza in ambito IT. In 11 anni l'azienda ha ampliato le proprie attività in tutto il nord ovest d'Italia e offre i propri servizi sia a piccole realtà, sia a organizzazioni di rilevanza nazionale.

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