8 maggio 2011

Laureati on Line (4): Il Federalismo Fiscale e l'Ordinamento Finanziario della Regione Autonoma Valle d'Aosta

Nome: René
Cognome: Tonelli
Titolo tesi di laurea: IL PERCORSO DI RIFORMA VERSO UN MODELLO DI FEDERALISMO FISCALE – LE POSSIBILI IMPLICAZIONI DELL’ATTUAZIONE DELLA LEGGE DELEGA N. 42/2009 SULL’ORDINAMENTO FINANZIARIO DELLA REGIONE VALLE D’AOSTA
Relatore: Prof. Massimo Lévêque
Anno accademico: 2009-2010

Obiettivi della tesi

La tesi si pone l’obiettivo di delineare ed evidenziare impatti e conseguenze che gli importanti cambiamenti del quadro normativo nazionale, legati al processo di riforma in corso per l’attuazione di un modello di federalismo fiscale, possono produrre o hanno già prodotto sull’ordinamento finanziario della Regione Autonoma Valle d’Aosta.

La prima parte del lavoro si concentra sulla riforma costituzionale, dalla quale scaturisce la necessità di predisporre un nuovo modello di finanza degli enti territoriali, delineato nei suoi confini e nella sua struttura dalla legge delega 5 maggio 2009 n. 42. Dopo un’approfondita analisi della normativa, il capitolo si concentra sui decreti da emanare, in attuazione delle disposizioni ivi contenute.

La seconda parte del lavoro delinea ed esplicita nel dettaglio il quadro istituzionale e finanziario della Valle d’Aosta, attraverso il percorso storico e le tappe più significative che hanno dato attuazione alle disposizioni dello Statuto Speciale e che hanno contribuito a modificare di volta in volta l’assetto fiscale della Regione Autonoma, fino ai giorni nostri, in cui l’incognita del Federalismo Fiscale si identifica come un’ulteriore elemento in grado di modificarne la struttura fiscale e finanziaria.

La terza ed ultima parte, infine, analizza in dettaglio le caratteristiche della finanza pubblica in Valle d’Aosta, nella fase antecedente e successiva all’attuale processo di riforma in senso federale. Il capitolo si sofferma sull’analisi strutturale e dinamica dei dati di bilancio della Regione, prendendo a riferimento cinque esercizi contabili particolarmente significativi nel percorso storico e finanziario della Valle d’Aosta, a partire dagli Anni Ottanta fino ai giorni nostri. In seguito viene affrontato il tema del recente accordo per la nascita di un nuovo ordinamento fiscale per la Valle d’Aosta, inserito nell’importante modifica del quadro normativo fiscale nazionale e quindi nel processo di riforma in senso federale.

L’ultimo paragrafo, senza avere la pretesa di affrontare un’analisi dettagliata ed approfondita, fornisce alcuni spunti ed osservazioni sulle sfide e sulle prospettive future per la Valle d’Aosta: la realizzazione di una zona franca montana in attuazione dell’art. 14 dello Statuto Speciale, al fine di poter fruire di una fiscalità di vantaggio che sappia tutelare e fornire sostegno alle aree svantaggiate di montagna.


Figura 1. Entrate Conto Consuntivo - Dinamica Titolo I° e Titolo II° nel periodo 1982 - 2008

Metodo di indagine

La sintesi e la classificazione dei valori di bilancio presenti nella tesi si basano sui dati contenuti nei rendiconti consuntivi annuali predisposti dall’Assessorato al Bilancio, Finanze, Programmazione e Partecipazioni Regionali della Regione Valle d’Aosta.

La classificazione iniziale dei dati è stata effettuata a valori nominali iscritti a bilancio, non riportando tutte le singole voci, bensì gli aggregati funzionali e necessari alle valutazioni successive.

Al fine di rendere organico ed omogeneo il confronto e l’analisi di dati relativi a periodi diversi, i valori nominali sono stati equiparati sulla base degli indici ISTAT, riportando il confronto al periodo iniziale considerato, il 1982. La composizione delle voci di bilancio è stata predisposta seguendo due approcci distinti utili al confronto successivo: una composizione strutturale del bilancio, in cui i valori sono riportati considerando il loro peso e la loro incidenza percentuale sul totale di ogni singolo periodo contabile ed una composizione dinamica, in cui i valori reali e le relative percentuali possono essere messe a confronto in forma dinamica tra i diversi periodi contabili, osservandone l’evoluzione nel tempo. Nella scelta dei periodi e degli esercizi contabili si sono presi in considerazione alcuni specifici anni che nel contesto storico, istituzionale, economico e finanziario della Regione Autonoma Valle d’Aosta, sono stati caratterizzati da eventi di particolare significato sotto il profilo finanziario e fiscale.


Conclusioni

La tesi conclude che, alla luce dell’applicazione del nuovo quadro normativo, la riduzione delle entrate per la Regione comporterà comunque una penalizzazione rispetto al quadro fiscale vigente fino a questo momento, associata ad una realtà di montagna specifica con i suoi sovraccosti gestionali e le sue peculiarità.

Le maggiori difficoltà del vivere in montagna possono essere direttamente riconducibili alle caratteristiche fisiche dell’ambiente montano, come la morfologia e la pedologia dei luoghi, le condizioni climatiche, il rischio idrogeologico e ambientale, oppure legati al modello di sviluppo, ovvero agli elementi di carattere antropico, come le limitate dimensioni delle comunità locali, la loro dispersione territoriale e il loro maggior grado di isolamento.

Da ciò deriva la possibilità di sopperire alle maggiori spese con l’identificazione e la progettazione di un sistema di fiscalità di vantaggio, che darebbe piena attuazione a quanto riportato nell’art. 14 dello Statuto Speciale, ovvero l’istituzione sul territorio valdostano di una zona franca.

L’applicazione di un modello di fiscalità regionale di vantaggio, in aree di montagna disagiate ed in situazione di crisi sociale, economica e demografica, potrebbe rivelarsi importante per il sostegno alle imprese ed all’occupazione, per attrarre nuovi investimenti, tutelare e rilanciare l’artigianato, il commercio di vicinato, l’agricoltura e la tradizione enogastronomica, che rappresentano, in queste microaree, veri e propri presidi sociali da conservare.

Infine, poiché la Regione Valle d’Asta, con il nuovo sistema di riparto disporrà della totalità (10/10) di quasi tutti i grandi tributi riscossi sul territorio regionale, l’eventuale applicazione di agevolazioni fiscali in ottica di zona franca non andrebbero ad incidere sul bilancio dello Stato, in quanto gli unici riflessi di carattere fiscale si produrrebbero sulle entrate regionali e non su quelle statali.


Bibliografia di riferimento

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Giunti P., Rey M. Il federalismo possibile. Le relazioni finanziarie tra Regione ed Enti Locali in Valle d’Aosta, Milano, Franco Angeli, 1998.

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Janin B. – Le Val d’Aoste. Tradition et Renouveau, Aosta, Musumeci Editore, 1991.

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Murer R. – Federalismo Fiscale, Milano, Cedam, 2011.

Regione Autonoma Valle d’Aosta, Assessorato del Bilancio, Finanze, Programmazione e Partecipazioni regionali – Conti Consuntivi Anni 1982-1992-1995-2001-2008.

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8 commenti:

giancarlo borluzzi ha detto...

E' deprimente, quantunque tipico della Valle d'Aosta rossonera, che un ventenne imposti la sua tesi di laurea breve facendo riferimento a quella zona franca che cozza con le normative europee.
In più, con tutti i privilegi di cui gode la Valle, è singolare fare riferimenti costanti ad aiuti dovuti per questa o quella ragione.

ImpresaVda on 8 maggio 2011 alle ore 19:04 ha detto...

@Borluzzi
Il termine "deprimente" mi sembra molto fuori luogo. Dovrebbe avere più rispetto del lavoro altrui.

giancarlo borluzzi ha detto...

Non solo i nomi, ma pure gli aggettivi sono puri accidenti: valgono nella misura in cui chiariscono un giudizio. E quest'ultimo non vedo come possa essere positivo se i due ingredienti sono una persona che si affaccia giovanissima nel mondo del lavoro e la metodologia del perpetuare l'essere sovvenzionati da qualche istituzione.

René Tonelli ha detto...

Sig. Borluzzi, non entro nel merito della mera disquisizione politica, che dimostra come evidentemente il suo giudizio critico, qualora presente, sia annebbiato da una pregiudiziale acritico-politica risibile ... la invito a leggere il mio lavoro, e vedrà che le sue considerazioni sono del tutto fuori luogo. Termini come sovvenzioni vedrà che non esistono, come peraltro già evidenziato nella presentazione qui riportata.

Apra la sua mente, per quanto forse l'età lo renda più difficile: e la ringrazio per i vent'anni, ma ne ho 29, ho seguito i corsi serali come studente lavoratore e lavoro da 10 anni.
E amo indossare diversi colori, non ho bisogno di avere le sue etichette.

giancarlo borluzzi ha detto...

Caro Renato Tonelli, ti informo che se esponi delle considerazioni (e un abstract ne contiene) sei sottoposto al giudizio di chicchessia lo voglia esprimere.
E il tuo modo di affrontare questa tematica ti cuce addosso l'etichetta di unionista, non col bneficio del dubbio ma certa al milleuno per mille.
Non so se sia più centrato ritenerti un ragazzo del '99 o un Matusalemme, certamente della tua età non possiedi la curiosità dell'aprire un giocattolo per vedere come è fatto dentro: hai cioè accettato la situazione finanziaria valdostana addirittura criticando un'eventuale quanto futuribile riduzione dei privilegi che passerebbero da immensissimi come oggi a immensi in maniera unica al mondo tra 7 anni.
C'è in Valle l'humus dell'accodarsi alla propaganda rossonera e tu hai utilizzato tale prassi pure in una tesi, per quanto breve sia.
Non contento, reiteri i lamenti sulla zona franca: l'Europa la impedisce comunque e, ad abundantiam, il passaggio dai 7 ai 9 decimi di riparto fiscale voleva essere una compensazione per tale articolo inattuato.
Ma sentire un 29enne che in merito si fa indottrinare dall'UV è la dimostrazione che età anagrafica ed età effettiva possono essere agli antipodi.
La mia mente è estremamente aperta come dimostra il fatto che sommo tutte le esperienze possibili senza farmi ingabbiare da schemi non miei e, nel caso del partito più grosso locale cui fai il verso, dissociati dal reale quanto da ogni verità.

René Tonelli ha detto...

1) Mi chiamo René. Renato è il nome di battesimo di mio nonno, una persona perbene che per mia sfortuna non ho avuto modo di conoscere. E alla quale i miei genitori hanno voluto dedicare un omaggio ricordandolo nel nome di loro figlio ... ma per evitare la pura omonimia, l'hanno reso più corto scegliendolo in francese.
Porti rispetto e si vergogni.
2) Io non la conosco se non attraverso le sue stupide blaterazioni.
Perciò il "tu" lo può dare ai suoi amici o ai suoi familiari: io le do del lei e tale trattamento gradirei ricevere in cambio. Ho avuto modo di conoscere, seppure superficialmente, suo figlio: è sicuramente una persona più intelligente di lei. Grazie a Dio la mela a volte cade molto lontano dall'albero.
3) Come riportato nel mio post precedente, la sua sciocca e futile risposta dimostra due cose: (a) lei è talmente ottuso da continuare ad esprimere giudizi senza aver letto il mio lavoro, ma traendo le conclusioni che più le sono affini (b) L'Union Valdotaine è citata più volte nel suo intervento che nell'intero statuto del movimento regionale ... non è che soffre di complessi?
4) La sua considerazione sull'Europa è tutta da dimostrare, la invito nuovamente a leggere il mio lavoro
5) Non ho assolutamente criticato nessuna riduzione delle entrate della VDA, ho fatto considerazioni sulla necessità di adoperarsi al fine di creare ricchezza con il nuovo assetto fiscale che si sta delineando
6) Mi duole mortificarla, ma non appartengo all'Union Valdotaine caro Merluzzi (sa, per la par condicio sull'utilizzo improprio del mio nome) e non sono soggiogato alla propaganda elettorale che propone. Le rinnovo l'invito ad aprire la sua mente, perché ogni sua parole mi convince esattamente del contrario.
7) Le sue considerazione mi fanno una grande tristezza. L'unico consiglio che posso darle è di non riversare le sue aspirazioni politiche frustrate su suo figlio.
Auguri.

ImpresaVda on 16 giugno 2011 alle ore 14:51 ha detto...

Dichiaro chiuso qui lo scontro a suon di commenti. Da questo momento in poi accetterò soltanto interventi che offrano un reale contributo alla materia.

ImpresaVda on 16 giugno 2011 alle ore 16:23 ha detto...

@René Tonelli
In merito all'ultimo commento che mi ha inviato (e che non trova pubblicato) volevo tranquillizzarla. Il principale colpevole della faccenda è il sottoscritto che avrebbe dovuto intervenire un po' prima del suo ultimo intervento. Ho lasciato montare la cosa più del dovuto... Non c'è nessun bisogno di scusarsi. Sono contento di avere pubblicato il suo lavoro.

 

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