10 luglio 2012

Le 7 Regole di Wired per Vedere il Futuro dell'Innovazione: che cosa ne pensi?


Nel mio vario girovagare on line serale (con scoop.it seleziono molti link sull'innovazione che puoi consultare sulla mia web-rivista "Innovazione & Impresa") mi sono imbattuto in un interessante post francese dal titolo «Les 7 règles de Wired pour voir le futur de l’innovation», versione a sua volta di un post più ampio, ovviamente anglofono, «How to Spot the Future».


Affascinante il tema. Vedere il futuro. Comprendere quali sono le idee in grado di avere uno sviluppo importante. Con un potenziale esplosivo non soltanto dal punto di vista economico ma pure sociale.

La rivista Wired da sempre si interroga su questi temi dovendo scegliere a quali argomenti o meglio a quali idee dare spazio sulla propria rivista. E' una questione di reputazione. E in questa logica ha sviluppato sette regole che possono servire anche a chi vorrebbe davvero non soltanto vedere, ma perfino fare il futuro. Sette filtri attraverso i quali far passare a luce di una nuova start up e vaticinarne a priori il successo o l'insuccesso. Il post originale è stato scritto da Thomas Goetz, Executive Editor di Wired Magazine.

Siccome non ho trovato nessuna versione italiana di questo post te la propongo. In parte traduzione, soprattutto dall'edizione francofona, in parte rielaborazione personale.
Dimmi che cosa ne pensi? Sono parametri utili oppure no?

1 - Cercare le impollinazioni incrociate
Non esiste nessun innovatore solitario. Che improvvisamente grida al colpo di genio. Ogni innovazione nasce dalla collisione di più campi di conoscenza: informatica e genomica, finanza e psicologia, sensoristica e biologia. Più l'esempio è apparentemente bizzarro e più potreste essere vicini all'idea vincente. L'innovazione è inevitabilmente il risultato di una ibridazione. I puristi finiscono per frenare l'innovazione.

2 - Cogliere l'onda degli sviluppi esponenziali
La prima legge di Moore stabilisce che le prestazione dei processori raddoppiano ogni 18 mesi. Questo crea uno scenario in velocissimo e continuo mutamento. L'accelerazione tecnologica è impressionante e questo permette di fare delle solide scommesse sul futuro. Pensa soltanto ai costi di stoccaggio delle informazioni che in un decennio con la nascita della cloud stanno sparendo. Se comprendi questo puoi dare vita ad uno scenario visionariamente realistico.


3 - Favorire i liberatori
Eliminare la rarità o rendere liquide delle attività fino ad ora difficilmente accessibili sono dei modi di creare libertà. Web e tecnologie digitali vanno in questa direzione. Un contenuto multimediale può essere stoccato una volta, duplicato all'infinito e consumato dal maggior numero di persone. Non c'è più bisogno di Cd quando si possono scaricare dei file mp3 sull'auto che ci porta in vacanza. Ma la liberazione del digitale può favorire anche un miglior utilizzo dei beni materiali. Che dire, ad esempio,della possibilità di comunicare al mondo la disponibilità del tuo divano letto affinché sia affittato da dei viaggiatori di passaggio? Ti sembra un business improbabile? Eppure la società in questione (la Airbnb) è da poco entrata nel club delle start-cup billionarie...


4 - Dare un bonus all'audacia
Questo è il concetto più immediato. Senza rischio non ci può essere innovazione. Devi sentirti dire dagli esperti "questo business non decollerà mai". Insomma se tutto il mondo è d'accordo con te è chiaro che non innoverai mai niente. Ovviamente il pericolo è di fallire o perché l'idea è davvero irrealizzabile (ma puoi saperlo solo provandoci) o perché sei troppo avanti. Perché arrivi troppo presto quando davvero la gente non è pronta e non è sempre vero che certi prodotti possono generare la loro domanda. 


5 - Contare sull'apertura
E' chiaro che in una società ultraconnessa è meglio aprire e dare per catalizzare la propria progressione aziendale piuttosto che cercare di controllare tutto e fare pagare tasse a tutto il mondo. Perfino Microsoft ha rinunciato a fare le barricate intorno alla tecnologia kinect permettendone l'utilizzo agli artisti e ai fabbricanti di robots.


6 - Esigere una integrazione profonda del design
Apple è diventato il più grande televangelista del design per tutti. Il prodotto è prima di tutto concepito per essere semplice ed elegante. Anche il successo di Facebook su My Space è stato dettato da una migliore interfaccia, meno caotica, più usufruibile. Le imprese devono imparare a non disperdere le proprie energie, a limare con cura una scelta e a offrire un prodotto unico in tutte le sue dimensioni, diventando una élite visionaria.


7 - Passare un po' di tempo con gli oziosi
Non strabuzzare gli occhi. Gli individui che investono spontaneamente del tempo nel fare attività giudicate inefficaci potrebbero essere le primizie di una nuova cultura, di un nuovo mercato. Un esempio su tutti: i geek degli anni '80 sono divenuti i miti sociali e per qualcuno i grandi padroni degli anni 2000.Chi sonooggi questi nuovi oziosi? Degli hackers che realizzano in 3D dei modelli ridotti dell'Enterprise? Dei biologi che si divertono a realizzare batteri fluorescenti nei loro garages? 

1 commenti:

Faldi on 14 ottobre 2016 alle ore 17:29 ha detto...

Molti di questi punti sono quelli del 1997 Kevin Kelly, solo rivisitati un po'.
Comunque è interessante.

 

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