20 febbraio 2008

Dite la vostra sul nuovo Cda della Casa da gioco di Saint-Vincent

La giunta regionale (o se vi piace di più l’assemblea degli azionisti cioè 99% Regione e 1% Comune di Saint-Vincent), indisponendo non poco le opposizioni (come credo si vedrà concretamente nel Consiglio regionale di oggi), ha provveduto alla nomina del nuovo Consiglio di amministrazione della Casa da gioco. Enrico Cheillon e Riccardo Varvello saranno rispettivamente presidente del nuovo Cda e amministratore delegato della Casinò de la Vallee Spa. Il Cda sarà anche composto da Walter Lillaz (vice presidente) e dai consiglieri Roberto Oggiani e Sergio Vitali. Cheillon è stato per molti anni funzionario regionale presso la casa da gioco, mentre Lillaz ha ricoperto il ruolo di capo del personale dell'Amministrazione regionale. Varvello è un manager di Valtournenche con esperienze nell'informatica e nella gestione delle risorse umane. Più sotto trovate il mio ultimo articolo sulla Casa da gioco (pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest il 13 febbraio) un piccolo riassunto delle puntate precedenti.
Come spesso accade le prime reazioni alle nomine sono state svariate. Alcune particolarmente ispirate a ira funesta. La più gettonata appare quella che evidenzia la chiara politicizzazione dei suoi componenti. I primi tre all’Uv e gli altri due rispettivamente a Fédération Autonomiste e Stella Alpina. Personalmente, data la situazione in cui versa la Casa da Gioco, mi aspettavo una cura più drastica con professionalità più importanti, magari perfino strappate alla concorrenza. Tuttavia non va nascosto che anche il precedente Presidente, Moreno Martini, vantava un ottimo curriculum (anche se non nel settore specifico) e i risultati non sono arrivati lo stesso. Forse è bene aspettare e vedere cosa farà il nuovo Consiglio.
Chi invece ha già le idee chiare può votare il mio nuovo sondaggio che è proprio sulla Casa da Gioco dove vi chiedo che cosa pensate delle nomine e di come sono state fatte. Vi pregherei di argomentare le vostre risposte con qualche e-mail, così tanto per provare a ragionarci insieme. "Si interest" ovviamente.
Casinò senza puntate a Gennaio
«Gennaio horribilis» per la Casa da Gioco di Saint-Vincent Consiglio di amministrazione decapitato (dimissioni date il 26 gennaio su richiesta pressante dell’azionista di maggioranza, cioè la Regione), incassi in forte calo (-13,61%) e presenze a picco (-21,63%), come dire che un cliente su cinque ha disertato il casinò della cittadina termale. Ora la Regione dovrà decidere chi sostituirà il presidente Moreno Martini, il vice Edo Chatel e i consiglieri Gianni Zandano, Pietro Conca e Aldo Stesuri. Se le dimissioni del Cda erano da tempo nell’aria (oltre alle forze di opposizione anche ambienti interni alla maggioranza chiedevano un azzeramento del vertice) il crollo degli incassi a gennaio ha colto molti impreparati anche perché il 2007 si era chiuso con un sostanziale mantenimento dei proventi lordi del 2006, cresciuti del 0,61%, e un lieve decremento in termini di presenze (-1,41%).
I primissimi giorni del 2008 hanno da subito fatto segnare una pesante inversione di tendenza. Nei primi sei giorni la casa da gioco ha perso 7.121 presenze (13.559 alla fine del mese) e 1.128.668 di incassi lordi (1.312.696 alla fine di gennaio). Negativo l’andamento dei giochi Americani (-25,19%) e dei giochi Elettronici (-20,75%), non compensati dalle buone performance messe a segno dai giochi Francesi (+17,33%) e dai giochi Misti (+275,60%). «Dal 2 di gennaio – spiega Marco Fiore, responsabile del settore comunicazione del Casinò - abbiamo assistito ad un effetto svuotamento che non si era mai verificato negli anni precedenti. I primi 7-10 giorni dell’anno - a seconda di come si collocava la festività della befana- ci hanno sempre garantito afflussi significativi sia in termini di massa monetaria che di presenze. Quest’anno le cose sono cambiate e temo non sia troppo difficile capire il perché: la congiuntura economica che interessa il Paese non è “virtuale”, ma reale e quindi festeggiato doverosamente il Capodanno, il problema di far quadrare il bilancio mensile da parte degli Italiani, si è ripresentato con tanto di aumenti tariffari e prezzi dei carburanti in continua ascesa». Di diverso parere le opposizioni che da tempo chiedono nuove strategie per la gestione della Casa da gioco. In particolare sia il Partito democratico che la Casa della Libertà hanno presentato due proposte di legge per modificare la legge 36 del 30 novembre 2001 concernente la «Costituzione di una società per azioni per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent». La proposta del Pd mira ad attribuire al Consiglio regionale, e non più alla Giunta, la competenza in materia di nomina dei rappresentanti della Regione nel Consiglio di amministrazione. Un obiettivo condiviso anche dalla Cdl che però con la sua proposta intende introdurre anche la possibilità che la Casa da gioco sia amministrata da un amministratore unico in alternativa alla consueta gestione in forma collegiale che si realizza attraverso un consiglio di amministrazione (in questo caso comunque composto da non più di tre persone). «La facoltà di scegliere un organo monocratico al vertice della Casino de la Vallée S.p.A. – si legge nella relazione che accompagna la pdl - permette agli azionisti di optare per una formula gestionale più snella e più agile, soprattutto nei casi in cui siano richieste tempestività ed efficacia delle strategie aziendali adottate». «Prendendo spunto dalle esperienze rissose del recente passato - ha ricordato Enrico Tibaldi, vice presidente del Consiglio regionale - la legge intende evitare che all'eccessivo numero dei consiglieri consegua l'impossibilità, o anche solo la difficoltà, di perseguire le comuni intenzioni condivise dagli azionisti e che ciò si traduca, quindi, in un danno per la gestione aziendale nel suo complesso».
Va anche detto che le forze di opposizione in un documento congiunto, presentato il 17 gennaio, visto l’avvicinarsi della scadenza elettorale, avevano chiesto «l'immediato azzeramento dell'attuale Consiglio di Amministrazione e, al fine di superare l'impasse di questa fase transitoria, si proceda alla contestuale nomina di un organo monocratico, autorevole e competente, che possa garantire un'efficace conduzione dell'azienda in grado di restituire serenità e fiducia ai dipendenti». Per i quattro gruppi consiliari (Arcobaleno, Casa delle Libertà, Partito Democratico e Per il Partito Democratico appariva «assolutamente inopportuno confermare o sostituire l'attuale consiglio di Amministrazione a soli quattro mesi dalla scadenza della legislatura» ritenendo che dovesse essere «compito della futura maggioranza e della nuova Giunta regionale la designazione di un nuovo Consiglio di Amministrazione».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che per ottenere risultati occorreva una condivisione delle scelte operative e strategiche, una informazione costante e un sistema impostato da professionisti che dovevano essere più liberi nelle scelte gestionali.

Di fatto la gestione è stata mossa dalla politica e chi ha cercato di modificare qualcosa o soltanto di garantire il controllo dei lavori è stato messo nelle condizioni di dovere lasciare perdere.

Le nuove norme su antiriciclaggio determineranno una forte perdita di presenze, le iniziative di marketing - peraltro come da giornali - non condivise da tutto il CDA - non hanno portato a granchè,

non cè alcun tecnico nel nuovo consiglio e nessun esperto in case da gioco, prevedo che i risultati da qui a giugno sono devastanti.

Non tutti i consiglieri sono realmente a casa perchè cè chi continua a seguire a 360 gradi la società come consulente in quanto memoria storica e uomo di rappresentanza della regione.....è forse un 6 consigliere occulto?

Esiste anche una società riportata dai giornali - mi pare si chiami Cogetech collegata alla Spa dove nel CDA ci sono ancora alcuni dei vecchi consiglieri........quindi alcune strategie continueranno come prima, tranne che per coloro che sono stati eliminati del tutto.

Di fatto non è cambiato nulla...
Era forse meglio per l'azienda proseguire almeno fino a fine mandato con il precedente consiglio almeno si garantiva un minimo di equilibrio di continuità di gestione,e un minimo di contraddittorio visto che almeno due dei cinque del CDA esercitavano un minimo di controllo formale e sostanziale....
ma io che sono un normale cittadino mi chiedo, non è che forse davano troppo fastidio.????...

Forse proprio per eliminare loro e quel fastidio che è stato creato ad arte quel famoso articolo di giornale sulla Stampa con il quale sono state attaccate le forze politiche di opposizione....

Se notate l'iniziativa è stata presa solo da due del C.d.a. collegati alla maggioranza politica ma ha determinato poi la richiesta di dimissioni per tutti quanti e così è poi finita.......

Ciò significa che probabilmente esisteva un disegno ben preciso per creare caos anche a livello politico e creare un scusa per determinare la caduta di tutto il consiglio anche di quelli che forse mai avrebbero deciso di dimettersi se non attaccati dai politici.
Forse è fantascienza ...ma
Pensate a come è finita.....

Comunque i nuovi non potranno certo fare meglio dei vecchi....
Il curriculum dei vecchi consiglieri era molto dissimile, ma qualcuno sembrava essere molto preparato, del resto basta digitare su google i loro nominativi per verificare chi aveva vantato specifiche competenze e chi no.

Digitando i nomi dei nuovi non pare esserci alcun professionista tecnico.....

Mi pare veramente un C.d.a. di politici e basta.....

Comunque mi preoccupa il futuro della Valle e della casa da gioco, ed i turisti che vengono sempre meno...
anche le terme e l'hotel billia non aiutano la ripresa della valle.

Un cittadino della vALLE.

ImpresaVda on 22 febbraio 2008 alle ore 23:15 ha detto...

Mi scuso per il ritardo nella pubblicazione del post ma è stata una giornata molto sul territorio e poco in ufficio. Devo purtroppo venir meno al mio principio di pubblicare mail con nome e cognome anche se un po' mi dispiace. I toni preoccupati ma pacati della mail mi hanno comunque indotto al via libera. Venendo alla mail di "cittadino" devo constatare anch'io che l'opinione comune sia che anche questa volta la politica abbia ancora un volta fagocitato tutto. E questo sarebbe un peccato in quanto credo che siamo tutti (indipendentemente dall'appartenenza politica)su un crinale dove le visioni di parte sono un fardello che ci trascina a Valle piuttosto che farci andare oltre. Al di là della questione casa da Gioco le prossime elezioni richiedono davvero uno scatto di orgoglio da parte di tutti per pensare il futuro della nostra piccola regione. Vorrrei vedere in tutte le liste competenze pronte a mettersi al servizio della Valle d'Aosta. Vorrei vedere programmi elettorali che siano verificabili a distanza di un anno per capire se la Giunta sta lavorando oppure no. Vorrei che mi si dicesse cosa si intende fare nei primi 100 giorni.Vorrei anche (da chiunque sia composta) un'opposizione più disposta a fare un'azione di controllo più concreta e meno ideologica. Non nascondo che alcune interpellanze e interrogazioni che ho visto presentare in Consiglio erano caratterizzate da quesiti banali che si sgretolavano di fronte alle risposte degli assessori in quanto il lavoro vero del consigliere di opposizione sta nell'essere pronti a replicare con cognizione di causa all'assessore di turno.

 

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