27 aprile 2008

Terzo settore: protocollo tra Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige

Il mondo alpino fa fronte comune sul terreno della cooperazione. La Fédération des Cooperatives Valdotaines, guidata da Luigi Cerise, e la Federazione Trentina della Cooperazione, i due maggiori consorzi dei rispettivi territori (la Fédèration raggruppa circa il 70% delle cooperative attive sul territorio regionale con un giro di affari che ormai si avvicina ai 100 milioni), hanno siglato un protocollo d’intesa in base al quale si impegnano ad avviare una collaborazione integrata che favorisca lo sviluppo locale attraverso il modello della cooperazione e dell’impresa sociale. La firma del documento è stata uno dei punti qualificanti del seminario di chiusura del progetto europeo «Equal Monteseo (Montagna, turismo, economia sociale e occupazione)» dedicato al tema «Alpi - terra di cooperazione. Trentino e Valle d'Aosta: esperienze di sviluppo locale». Sulla base del protocollo i sottoscrittori si impegnano a «consolidare la riflessione su welfare e sviluppo locale, con particolare attenzione alle politiche del lavoro e dell’inserimento lavorativo di fasce deboli della popolazione e ad iniziative di housing sociale, e a sviluppare congiuntamente azioni innovative nei seguenti ambiti produttivi: ambiente ed energia, Finanza e fondi mutualistici, Turismo sociale e sostenibile, Servizi di prossimità della cooperazione di consumo e Agricoltura e zootecnia». Obiettivi che verranno raggiunti attraverso sei precise linee di azione: la costituzione un comitato di coordinamento che ogni anno definisca il programma operativo; la realizzazione di programmi di scambio che mettano in rete le persone, i sistemi cooperativi, le istituzioni pubbliche, le università e i centri di ricerca dei rispettivi territori e che prevedano almeno un comune seminario annuale per fare il punto rispetto alle acquisizioni e allo stato di avanzamento della collaborazione; l’elaborazione di progetti comuni nell’ambito dei fondi strutturali e di altri programmi d’azione europea; la valorizzazione su un piano scientifico delle reciproche esperienze cooperative; la promozione della formazione a sostegno dello sviluppo organizzativo e societario delle cooperative, con particolare riferimento ai soci, valorizzando il suo ruolo di strumento di accompagnamento ed inserimento nelle imprese; e la creazione di buone pratiche per la predisposizione di attività comuni sia in ambito professionale che scolastico, in particolare, per quanto concerne l’educazione cooperativa. «La Federazione e la Fédération – si legge ancora nel documento - metteranno a disposizione il proprio know-how e la propria rete di relazioni locali, nazionali e internazionali, secondo le modalità che verranno definite nel programma operativo annuale. Nella progettazione e realizzazione delle singole iniziative saranno privilegiate le risorse umane interne ai sottoscrittori»

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