20 giugno 2008

Trione: brevetto valdostano per gli sci della Coppa del Mondo

Nel 2007 ha vinto otto gare e una coppa del mondo di specialità. E’ valdostano e ha iniziato la sua carriera sportiva nel 2001. No. Non è una nuova stella nascente dello sci regionale. E’ il «Trione» (la parte in corsivo va letta all’inglese), la riuscita invenzione di due valdostani, Paolo Trione, 33 anni, un passato da sciatore a livello regionale, e il padre Giulio, una esperienza a livello industriale nella meccanica di precisione di lungo corso. I due hanno messo insieme passioni e conoscenze per inventare (il brevetto depositato è loro) l’affilatore laterale, ormai noto appunto in tutto il mondo come «Trione». «A livello agonistico – spiega Paolo Trione – prima della nostra invenzione si utilizzava la lima, ma secondo mio padre era un metodo sbagliato come principio di lavorazione. Con la lima infatti non si può affilare. Inoltre non era garantita la ripetibilità dell’affilatura per non parlare della sua pericolosità. Le macchine erano utilizzate soltanto dai laboratori che ne dovevano realizzare numeri più consistenti». «Noi – osserva - abbiamo creato invece una macchina adatta alle scuole di sci o alle squadre agonistiche in grado di racchiudere in un’unica soluzione l’elevata tecnologia delle macchine del laboratorio e la praticità dei sistemi manuali». Il risultato è che attualmente si vendono all’anno circa 100 affilatori (il prezzo medio è di 1200 euro + Iva). L’80% è commercializzato in Francia Svizzera e Italia e il restante 20% fra Lussemburgo, Sud America, Canada. «Privati, gare master, negli ultimi due anni anche squadre nazionali di alto livello. Va però precisato – aggiunge Trione - che la commercializzazione è affidata ad un’altra società che si occupa della distribuzione e della vendita. E poi ci sono gli importatori nei vari stati». Trione collabora anche con gli sci club della Valle. «Con quello di Courmayeur siamo impegnati da tempo per lo sviluppo dell’affilatore. Ogni due anni circa innoviamo il prodotto rendendolo sempre più performante. Inoltre stiamo cercando di consolidare la nostra capacità di seguire le esigenze della clientela». Tuttavia anche se aumentano gli estimatori dell’affilatore ciò non toglie che il mercato presenti alcune resistenze. «Può sembrare incredibile – precisa Trione – ma in alcune zone, ad esempio l’Italia del Nord Est, non riusciamo neppure a far provare il prodotto in quanto si ritiene che il sistema manuale sia migliore e la mentalità è così conservatrice da non permetterci neppure di far vedere cosa può fare la nostra macchina. Talvolta poi incontro anche qualche difficoltà da parte dei miei fornitori nell’ottenere quell’alto livello di qualità che voglio che abbiano i miei prodotti». Ma Trione non si arrende e ha sviluppato altri prodotti in questi ultimi anni: la morsa in legno o alluminio, l’affilatore tuning, la squadretta e la pialla per raschietti. «Ogni brevetto Trione – conclude il giovane imprenditore -, dopo una prima fase di studi e collaudi interni al’azienda, viene ulteriormente perfezionato grazie alla collaborazione di atleti e ski man di alto livello per garantire all’utente finale prodotti ad altissima precisione, facilmente trasportabili, semplici da utilizzare e soprattutto sicuri. Le lamine affilate con le nostre macchine hanno una durata nettamente superiore rispetto a quelle lavorate con la lima e garantiscono una tenuta eccezionale su qualsiasi neve». Dall'autunno 2003 la produzione ha allargato i suoi orizzonti al settore dei lavori forestali con alcuni nuovi accessori per affilare le catene delle motoseghe. (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 12 giugno 2008)

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