24 luglio 2008

Ennio Pastoret: «Sarò molto attento al dialogo con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali» (1)

A distanza di una settimana propongo anche ai lettori dell'on-line l'intervista all'Assessore Ennio Pastoret che ho pubblicato giovedì scorso sulle colonne del Corriere della Valle. Il testo, come sempre, è leggermente più lungo della versione cartacea e perciò lo pubblico in due puntate. Prosegue così il ciclo d'interviste agli assessori della Giunta Rollandin. Come sempre sono ben accetti i commenti (il link lo trovate alla fine del post). Soprattutto da parte dei rappresentanti dei settori interessati.

Il primo nodo critico per l’Assessore Ennio Pastoret, nuovo responsabile delle Attività Produttive, sarà la scelta del coordinatore. Luciano Moussanet, per diversi anni alla guida del Dipartimento Industria, Artigianato ed Energia, è andato in pensione e ora si deve provvedere alla non facile scelta di sostituirlo e così Pastoret si trova ancora privo di uno dei tasselli principali del suo dicastero. Comunque i dossier (in primis l’Ambrosetti) già occupano la scrivania dell’assessore che ci fa capire di essere ancora in una fase di studio. Diciamo di presa di possesso.

Al di là delle iniziative concrete credo che un elemento fondamentale sarà il confronto con le categorie sociali. La Giunta ha già espresso la sua intenzione di incontrare le parti sociali…
Sì. Questi incontri non sono ancora stati calendarizzati e, in una prima fase esplorativa, avverranno appunto da parte della Giunta nella sua collegialità. Successivamente però io ho intenzione di farne di più specifici con le categorie imprenditoriali e i sindacati, senza dimenticare il mondo della cooperazione.

Non sempre nel passato è stato così…
Per quanto mi riguarda è una questione di metodo. Nessun provvedimento nelle mie esperienze precedenti è mai giunto sul tavolo della decisione politica senza un confronto con i soggetti interessati.

Industriali e artigiani sostengono da tempo la necessità di rimettere mano alla Legge 6? Voi cosa ne pensate?
Non mi pare che io oggi debba dire che ciò si farà. Evidentemente dagli incontri che faremo con questi soggetti emergeranno delle richieste, delle aspettative, delle considerazioni che se andranno in questa direzione verranno tenute nel debito conto. Non ci sono delle resistenze pregiudiziali. Quello che è stato detto dal Presidente della Regione, dalla mia parte politica, dall’intera maggioranza, è di procedere ad un confronto con gli attori coinvolti.

Si stava lavorando a fine legislatura ad una legge sul precariato proposta dai sindacati…
C’è un testo pronto. Ma io voglio incontrare i soggetti promotori. Non do per scontato che possa essere in questa fase politica successiva alle elezioni, necessariamente condiviso tutto quanto era stato condiviso precedentemente.

C’è la necessità di un tagliando?
Esatto.

Stesso ragionamento per la legge sull’imprenditoria giovanile?
Stesso ragionamento.

Il Presidente degli industriali Giuseppe Bordon parla di una Valle con poco appeal per chi fa industria. Una Valle dove è più difficile fare industria. Condividete questa analisi? E se sì che cosa pensate di fare?
Rispetto a qualche anno fa sono cambiate molte condizioni. Uno degli elementi forti rispetto alla possibilità di finanziamento che la Regione aveva in passato è venuta meno o per lo meno è stata incanalato all’interno di un quadro di regole comunitarie per quanto riguarda gli aiuti di Stato e la libera concorrenza e a queste ci si deve attenere. La Valle d’Aosta ha la necessità di non violare le regole, ma nello stesso tempo di darsi delle dotazioni tali per cui possa diventare di nuovo vantaggioso o meno svantaggioso per le imprese operare in Valle d’Aosta. Penso, ad esempio, che si debba lavorare sull’efficacia dei servizi alle imprese. Individuare delle opportunità che possano fare la differenza per il futuro.

Le imprese chiedono un ulteriore taglio dell’Irap. Premesso che la materia tributaria non è di sua competenza tuttavia pensate che sia necessario lavorare in questa direzione?
Ma certamente. Non è un tema nuovo. Negli scorsi anni c’è stato un dibattito particolarmente intenso a livello nazionale anche se di fatto non si è mosso molto. Nel bilancio di alcuni fa’ la volontà politica era già stata espresso con un primo provvedimento che andava in questa direzione.

Le risorse per l’Industria sono stabili da parecchio tempo. Con il piano Ambrosetti sono destinate ad aumentare?
E’ chiaro che io vorrei avere a disposizione il maggior numero di risorse finanziarie possibili però è chiaro che dobbiamo avere i piedi per terra. Il bilancio è uno strumento che riguarda l’insieme di questa regione. E all’interno di questo quadro generale ci sono alcune priorità che sono obbligatorie. Pensiamo alla sanità, all’assistenza sociale, all’assistenza alle famiglie. Tutto deve trovare una sua coerenza all’interno di un disegno generale. Oggi credo che ci siano le premesse politiche per fare una valutazione di questo genere. Ragionare solo sulle cifre mi sembrerebbe limitativo rispetto al fatto che si deve avere un occhio attento rispetto a quelle che sono le realtà d’insieme di questa regione. Certamente sono necessarie delle accelerazioni rispetto a quelle che potranno essere le iniziative che la Regione prenderà per sostenere le attività produttive sul suo territorio. Come queste debbano essere declinate. Oggi è ancora prematuro dirlo. (continua)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

esprimo un parere molto critico sull'intervista rilasciata da Pastoret (che ho letto sul Corriere). A parte alcune considerazioni di carattere generale già avanzate da Rollandin nel suo discorso in Consiglio (concertazione, contributi per quanto consentito dalla normativa europea, ecc.) non ha detto proprio niente. Il nulla o bla-bla "politico" a cui siamo ormai vaccinati.
p.s. forse per sapere cosa pensano i singoli assessori è sufficiente sapere quel che ha già detto Rollandin.

Anonimo ha detto...

Complimenti per quello che e' scritto in questo blog!

Un sito per chi ama umorismo e satira: http://www.ilvignettificio.it

Un sito per chi ama la letteratura italiana: http://operaomnia.interfree.it/index.html

ImpresaVda on 24 luglio 2008 alle ore 16:13 ha detto...

Courthoud insoddisfatto e qualcuno che mi fa i complimenti segnalandomi però un sito sulla satira e sulla letteratura, convinto, forse, che io ne sia non solo un fruitore ma perfino un artefice. Evidentemente la prima parte di questa intervista non nasce sotto una buona stella.

 

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