17 febbraio 2009

Vacanze sotto le Alpi: a Courmayeur gli operatori sono ottimisti

A Courmayeur tutti gli operatori turistici sono orientati a stimare un +10% di presenze per dicembre con un gennaio leggermente sottotono o comunque in linea con l’anno precedente. Roberto Rota, presidente del Consorzio Valle del Monte Bianco parla di un gennaio a due velocità. «Il week-end - commenta - si lavora molto bene, ma dal lunedì al venerdì la crisi si sente. Tuttavia sul futuro della stagione c’è ottimismo. La neve c’è e la gente lo sa. Le settimane bianche in febbraio ci stanno dando segnali molto buoni e riscontriamo anche un utilizzo più intenso delle seconde case». L’impressione è che qualche italiano abbia preferito rinunciare a qualche meta esotica per godersi la tranquillità della montagna. All’appello manca invece la clientela inglese. «Il trend - riprende Rota - era già negativo da alcuni anni, ma quest’anno la fase discendente si è pesantemente accentuata. Il rafforzamento dell’euro e la crisi della City finanziaria sono i motivi della latitanza di questa particolare tipologia di clientela».

Il ritorno degli italiani
Un giudizio confermato anche da Leo Garin, presidente dell’Aiat Monte Bianco (pronta a confluire nell’unica Aiat regionale che avrà la sua sede ad Aosta) e titolare dal 1996 dell’«Auberge de la Maison» e della notissima «Maison de Filippo». «A parte qualche russo, venuto qui a festeggiare il natale ortodosso e qualche giapponese, questa stagione invernale - sottolinea Garin - dimostra ancora una volta che la clientela che sa rimanere più fedele a Courmayeur è quella italiana e che i nostri sforzi promozionali vanno concentrati prima di tutto in quest’area». Per l’albergatore va anche curata maggiormente l’area francofona. «D’estate i francesi sono molto presenti - precisa - sfiorando quasi il 50% delle presenze complessive. D’inverno invece il calo è vertiginoso e abbiamo ampi margini di miglioramento». In questo senso sta dando buoni risultati l’iniziativa della società Courmayeur Mont Blanc Funivie Spa di creare il biglietto «Mont Blanc Unlimited» che permette la traversata su entrambi i versanti garantendo il bus gratuito per raggiungere la parte opposta oppure uno sconto sul Traforo del Monte Bianco. «E’ un’iniziativa - aggiunge Garin - che ci ha portato molta clientela di giornata».

Annunciati due «cinque stelle»
Nel frattempo a Courmayeur ha destato molto rumore fra gli operatori l’annuncio della futura costruzione di un cinque stelle nella località ai piedi del Bianco. La notizia ha destato scalpore in quanto sarebbe la prima nella piccola regione autonoma dove attualmente sono presenti 51 strutture «quattro stelle» di cui sette a Courmayeur. La struttura, che dovrebbe aprire entro il 2012, si chiamerà «Grand Hotel Imperiale» ed offrirà 330 posti letto divisi in 137 camere per una grandezza totale di 47mila metri cubi, con tre ristoranti, quattro sale congressi, un centro benessere, due piscine e un grande spazio da cento metri quadrati dedicato ai bambini, il tutto per un investimento complessivo di circa 50 milioni. Ma, a detta degli operatori, non è l’unico progetto in cantiere. Anche nei pressi del Parco Bollino una cordata di imprenditori di fuori Valle starebbe trattando per la costruzione di un altro cinque stelle. (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord ovest dell'11 febbraio)

1 commenti:

ImpresaVda on 21 febbraio 2009 alle ore 17:57 ha detto...

Mi dicono che i cinque stelle sono addirittura tre. Ma al di là di questa nota statistica va sottolineata la polemica in merito all'insediamento del cinque stelle sollevata in consiglio regionale da Robert Louvin (Vda Vive). La questione è apparentemente di tipo urbanistico. Ma in realtà bisognerebbe forse porsi un altro quesito. Perchè un imprenditore proveniente da fuori Valle ottiene così facilmente la possibilità di espandere in maniera notevole la propria cubatura, mentre ci sono imprenditori locali, da tempo immemore attivi nel settore, che ottengono a fatica il permesso e per dimensioni parecchio inferiori? Molti operatori mi dicono da tempo che si sentono un po' discriminati. Per chi arriva da fuori ponti d'oro e per chi è già qui si fa poco. C'è qualcuno che è in grado di dare una risposta?

 

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