18 giugno 2009

Banca d'Italia: cala (-1%), ma non crolla il Pil della Valle d'Aosta

E’ calato di circa l’1% nel 2008 il prodotto interno lordo valdostano. La notizia che la crisi economica comincia a farsi sentire anche ai piedi del Monte Bianco arriva in occasione della presentazione da parte della filiale aostana di Banca d’Italia del rapporto annuale dedicato all’economia della Valle d’Aosta. Il direttore della sede Giuseppe Manitta e il suo staff hanno illustrato lo scenario al mattino (di martedì 16 giugno) ai giornalisti e nel pomeriggio, in Università, ad un pubblico di addetti ai lavori.

Il calo è stato stimato da Prometeia e Svimez. «In base ai dati Istat il Pil - si legge nella relazione - era aumentato nel 2007 dell’1,9 per cento, per effetto dell’andamento positivo registrato nel settore dei servizi che si contrapponeva a quello negativo dell’industria». Un calo che dovrebbe farsi ancora più marcato nel 2009 con una diminuzione del Pil valdostano del 2,15%.

Uno sguardo ai settori
In Valle d’Aosta in particolare è diminuito il valore aggiunto dell’industria (-3,6%) e delle costruzioni (2,5%). Sono andati meglio invece agricoltura (+6,4%) e servizi (0,2%). «La contrazione della domanda alle imprese industriali nella seconda parte del 2008 – si legge nel documento presentato dal direttore Manitta – ha influito negativamente sull’andamento della produzione e sulle decisioni di investimento; il peggioramento ha colpito in modo particolare il settore metalmeccanico, nelle componenti legate alla produzione di autovetture e all’edilizia». Secondo l’indagine sulle imprese industriali della Banca d’Italia, lo scorso anno il fatturato delle aziende valdostane con almeno 20 addetti si è contratto del 15% rispetto all’anno precedente. Il settore energetico – soprattutto nella componente legata allo sviluppo di fonti alternative – ha invece risentito in misura inferiore della fase congiunturale negativa.

Nel turismo le giornate complessive di presenza sono rimaste invariate. L’aumento degli stranieri (+6,6%) ha compensato il calo degli italiani (-3,1%). Le esportazioni sono invece diminuite del 18,1% e le importazioni del 24%. Il saldo commerciale pur restando positivo si è comunque ridotto.

L'occupazione cresce leggermente
L’occupazione è cresciuta dello 0,5% e il tasso disoccupazione è rimasto su livelli bassi, cioè intorno al 3,3%. A questo incremento ha soprattutto contribuito negli ultimi anni la componente straniera impiegata prevalentemente nei comparti più tradizionali, in particolare in quello degli alberghi e ristoranti e nelle costruzioni. Il ricorso alla cassa integrazione è cresciuto del 6,4% per effetto di un aumento sostenuto della componente ordinaria (+89%) e di un calo di quella straordinaria. Un dato che, spiegano in via avenue du Conseil des Commis, è destinato a farsi più consistente nel 2009.

Il credito
Per quanto riguarda il settore creditizio la relazione rivela che gli impieghi bancari hanno segnato un rallentamento nell’ultimo trimestre del 2008. A settembre la crescita annua era del 6,4%. A dicembre si era ridotta all’1,1%. I tassi di interesse attivi per le banche sono poi diminuiti attestandosi a fine 2008 a 7,8% per la componente breve e a 6% per quella a più lungo termine. (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 17 giugno 2009)

Volete sapere come era andata l'anno scorso? Leggete qui.

0 commenti:

 

© ImpresaVda Template by Netbe siti web