22 giugno 2009

Cattive notizie

Anche se il blog è stato apparentemente aggiornato il sottoscritto, da giovedì a domenica, non era in Valle e devo dire, buttando un'occhiata alla posta del Corriere della Valle, che è successo davvero di tutto. Qualche buona notizia è arrivata dalla seduta di giunta di cui mi occuperò però martedì nella versione mini per il blog e giovedì in quella extralarge sul Corriere.
Mi concentro invece sulle cattive notizie.

La Cogne prolunga la Cassa
Visto il perdurare del calo degli ordini di tutto il settore siderurgico mondiale che si è ormai stabilizzato intorno al 40% rispetto allo scorso anno, la Cogne Acciai Speciali ha deciso di prorogare la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria di ulteriori tre mesi, allo scopo di garantire i livelli occupazionali e preservare le professionalità presenti all'interno dello stabilimento.
«Al momento - hanno spiegato i vertici aziendali alle Organizzazioni sindacali nel corso di un incontro svoltosi la scorsa settimana presso Confindustria - la situazione rimane fluida e con un orizzonte temporale di 45/60 giorni. Questo stato delle cose ci obbliga ad una programmazione settimanale della produzione, grazie alla quale, comunque, riusciamo ad applicare l'istituto della cassa coinvolgendo alternativamente i vari reparti. I timidi segnali di ripresa che avvertiamo fanno ipotizzare una lenta e, speriamo, progressiva crescita degli ordini che potrebbe portare ad un miglioramento della situazione per l’anno 2010. Pertanto, di fronte alla richiesta di integrazione salariale alla Cassa integrazione ordinaria formulata dalle OOSS, la CAS si è resa disponibile ad un confronto sul secondo semestre, legato al consolidamento di un’inversione di tendenza dei volumi produttivi, ed ha quindi aggiornato l’analisi congiunta della situazione al mese di novembre 2009».

Anziani: il Comune di Aosta sceglie Proges di Parma
Ancora una volta la Pro.Ges di Parma (leggete qui) ha partecipato ad appalti valdostani. Questa volta però la posta in gioco è altissima in quanto la cooperativa sociale dell'Emilia Romagna si è aggiudicata la gestione dei servizi per anziani del Comune di Aosta sino ad ora gestita dalle cooperative del Consorzio Traid'Union. Un colpo durissimo per il mondo della cooperazione locale che h areagito con un documento dal titolo
«20 anni di collaborazione e sviluppo cancellati in un sol colpo».
Confesso che il rammarico è in parte anche personale in quanto ho indicato il mondo della cooperazione sociale all'interno del mio concorso come meritevole di attenzione dal punto di vista imprenditoriale e vederlo in difficoltà mi dispiace. Spero che il Comune di Aosta abbia fatto davvero una scelta nell'interesse della comunità.
Vi propongo il testo del documento:

La collaborazione delle singole cooperative e del consorzio con il Comune di Aosta ha una lunga storia. Comincia dal 1982 ed è cresciuta man mano nel corso degli anni. Dal 2000 il Consorzio gestisce l’insieme dei servizi comunali a favore degli anziani ed inabili. Si tratta di servizi in cui il consorzio impiega, per il tramite delle sue cooperative, qualcosa come 150 persone, che lavorano quotidianamente a contatto con i nostri anziani:

• sul territorio (Servizio di Assistenza Domiciliare)per circa 300 utenti;
• in tre strutture residenziali per 60 utenti
• in quattro centri diurni per 30 utenti
• su una residenza protetta per 9 utenti
• sull’assistenza Domiciliare di quartiere – un segretariato sociale diffuso - su due territori specifici quali i quartieri Cogne e Dora.
Nel corso di questi 15 anni abbiamo realizzato per il Comune e con il Comune varie innovazioni nella gestione del complesso dei servizi. Citiamo fra le altre iniziative:
• Un servizio specializzato per l’assistenza domiciliare verso l’utenza psichiatrica
• Un servizio di Segretariato sociale denominato ADQ “Assistenza di Quartiere”
• Il consorzio ha provveduto a sviluppare un software specifico per la programmazione degli interventi a domicilio e per la rilevazione delle presenze presso il domicilio delle persone
• Attivazione e gestione del numero verde per l’emergenza caldo
• Il Consorzio ha provveduto all’ottenimento della Certificazione di qualità secondo gli standard ISO 9000/2000 per i servizi gestiti per conto del Comune
Il Comune di Aosta ha ottenuto riconoscimenti sulla qualità dei servizi offerti ai suoi cittadini (vedansi le classifiche del Sole 24 ore) e per l’innovazione dei propri servizi. La Città di Aosta è stata citata per le buone prassi adottate, nel novembre 2008, per il servizio ADQ pensato e sviluppato dal Consorzio Trait d’Union.
Il consorzio in questi ultimi 15 anni ha formato, con proprie risorse, almeno 100 operatori (corsi ADEST e OSS) portando il livello dei suoi operatori vicino agli standard richiesti dalle delibere regionali. Il lavoro fatto con i 150 operatori nei servizi ha portato questi (nella stragrande maggioranza) a diventare soci della propria cooperativa.
Essere soci di cooperativa vuol dire essere proprietari dell’azienda per cui si lavora e non essere semplici appendici dei servizi in cui si presta effettivamente la propria attività.
Siamo arrivati a questa gara con la sicurezza di aver intessuto con l’Amministrazione comunale un rapporto di lunga data fatto di reciproche interazioni. Abbiamo constatato che nel bando hanno preso corpo ipotesi e suggerimenti che il consorzio aveva dato nel corso degli anni passati.
Proprio per l’interesse che riveste questo appalto abbiamo partecipato offrendo all’amministrazione il massimo ribasso possibile, per consentire un risparmio sostanzioso di risorse pubbliche. Così facendo abbiamo inteso smentire le dicerie di una cooperazione locale più cara.
Ora a fronte di questi dati la commissione ha individuato «come possibile idoneo affidatario la cooperativa Proges di Parma». Non entriamo nel merito della scelta in quanto non è ancora presente un atto ufficiale di affidamento e pertanto non è ancora possibile fare le dovute verifiche. Constatiamo però che a fronte di costi equivalenti la commissione ha preferito un soggetto esterno alla nostra realtà che difficilmente avrà la conoscenza del territorio che possiedono il Consorzio Trait d’Union e le sue cooperative: nessun risparmio economico maggiore – solo un progetto su carta che ha stimolato maggiormente la fantasia della commissione.
Noi rigettiamo con forza questa logica perché con un atto di questo genere si distrugge il tessuto della cooperazione locale che quelle risorse economiche fa vivere: 5 cooperative sociali e un consorzio. Queste 5 realtà sono imprese del nostro territorio che si sono sviluppate negli anni facendo investimenti nella nostra Regione: sia investimenti nella crescita delle risorse umane sia investimenti materiali per la crescita del benessere collettivo.
In attesa di poter conoscere gli atti e nell’imminenza di una formale definizione della questione da parte dell’Amministrazione comunale sollecitiamo il nostro interlocutore a rivedere la propria decisione per evitare di cancellare d’un sol colpo 20 anni di collaborazione e di sviluppo del nostro territorio.

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