11 febbraio 2010

Congresso Slow Food: una Nuova Sfida per la Valle d'Aosta

Sabato 13 febbraio, dalle 15.30, presso «Maison Bertolin» ad Arnad, Loc. Champagnolaz, 10, si svolgerà il Congresso della Condotta Slow Food Valle d’Aosta. Interverranno: Silvio Barbero, Presidente Slow Food-Italia, e Bruno Boveri, Coordinatore Condotte Piemonte - VdA. Oltre ai soci sono invitati i rappresentanti istituzionali, le associazioni e le persone che condividono la filosofia e le iniziative di Slow Food.
Siccome da tempo ritengo il binomio prodotti-tipici turismo strategico per questa regione guardo indubbiamente a questo appuntamento con interesse. Ahimé purtroppo non potrò essere presente all'incontro e per questo, apprezzandone i contenuti, ho deciso di ospitare nel blog la lettera scritta ai soci dal fiduciario Giacomo Sado. Sono ben accetti i commenti dei visitatori di ImpresaVda.

Cari amici,



che idea avete di noi in Valle d’Aosta? Per quanti di voi, una tavola riccamente imbandita di genuine prelibatezze è la prima immagine che viene in mente a sentire pronunciare la parola Slow Food? Più ancora delle varie iniziative promosse o a cui abbiamo partecipato in questi anni, i più ricordano ancora una sorta di slogan che ci contraddistingueva agli inizi: la rivendicazione del diritto al piacere gastronomico. Come se in Valle d’Aosta pur crescendo, non avessimo anche noi cambiato pelle , come invece è successo a Slow Food in tutto il mondo.

Nessuno di noi dimentica gli inizi: Slow Food ha democratizzato il piacere, ha dichiarato possibile il piacere per tutti, senza vergogna, esaltato dalla convivialità e dalla consapevolezza. Proponendo di resistere al gusto unico, ha invitato tutti ad investire sulle differenze, sulla tradizione e sul rispetto dell’ambiente. Al socio Slow Food non può quindi bastare il giro dei ristoranti; il percorso tracciato lo dovrà portare nei campi, nelle stalle, sui mercati. Anche in Valle d’Aosta.


Qualcosa abbiamo già avviato, in primo luogo per fare educazione e salvaguardia della biodiversità e del patrimonio dei saperi tradizionali . A Courmayeur nelle prime edizioni di “Lo Matzon” e ogni anno ad Arnad alla festa del lardo, ad Antey- Saint- Andrè per “Mele Vallée”, a La Magdeleine per “Du blé au pain - dal grano al pane” abbiamo portato anche con i laboratori del Gusto fondamentalmente una nostra convinzione: promuovere la qualità dei vini e dei cibi può non bastare; la sfida vincente, anche per rilanciare la montagna, starà solo nel nuovo modo di sfruttare le risorse del territorio in maniera rispettosa dell’ambiente, salvaguardando la tradizionalità e la qualità.
La qualità intesa come nella nuova parola d’ordine di Slow Food, “buona, pulita e giusta”.


E adesso, che fare di più e meglio? Al nostro Congresso regionale dovremo decidere tutti insieme chi saremo e cosa faremo nei prossimi anni. Che fare per continuare ad essere considerati come una espressione significativa della comunità in cui viviamo ed operiamo. Le idee, le suggestioni, le proposte già sul tavolo pronte per trasformarsi in progetti nati e pensati nel contesto locale hanno nomi conosciuti nel mondo Slow Food: Orti in Condotta, nuovi Presidi (dopo la Toma di Gressoney), Mercati della Terra, sinergie tra ristoratori, produttori, consumatori co-produttori, associazioni e istituzioni locali, formazione (riprendendo i corsi Master of Food), collaborazione con l’Università di scienze gastronomiche e sviluppo dell’esperienza degli stages per gli studenti, eventi per la valorizzazione dei prodotti locali…


Partecipare al Congresso quindi è in realtà partecipare tutti insieme ad una nuova sfida .


Ti aspettiamo. Il 13 febbraio ad Arnad.

Giacomo Sado

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