26 marzo 2010

Cresce il Peso dei Confidi Valdostani: oltre 400 milioni di Affidamenti

Cresce il peso dei Confidi Valdostani nell’economia della piccola regione autonoma, Nel 2009 l’importo globale degli affidamenti ha toccato quota 411,8 milioni, sfondando un muro fino ad allora apparentemente invalicabile se lo si confronta con i 358,2 del 2008, ma, soprattutto, se si prendono in considerazioni i 256,48 del 2004. Quasi raddoppiato anche l’erogato annuo che nel 2009 ha fatto registrare 114,3 milioni contro i 104,1 del 2008 e i 69 del 2004. In leggera controtendenza il numero delle aziende affidate che per la prima volta, nell’ultimo quinquennio, diminuisce anche se in maniera non rilevante: 6286 imprese contro le 6309 del 2008. Spostando l’attenzione sui singoli consorzi ci si rende conto che nell’ultimo anno, con l’unica eccezione del Confidi agricoltori, tutti i consorzi hanno ottenuto significative performances.

Valfidi, in particolare, con i suoi 179,5 milioni di stock e i suoi 57 di finanziamenti erogati nell’anno, si prepara al passaggio all’articolo 107 del testo unico bancario trasformandosi così in ente vigilato da Banca d’Italia. «La domanda – spiega il presidente di Valfidi Andrea Leonardiè già stata inoltrata e contiamo di avere una risposta per fine aprile». L’obiettivo di quello che un tempo era il consorzio degli artigiani consiste nel ritagliarsi un ruolo nuovo e centrale nel panorama regionale. «L’attività di Valfidi – aggiunge Leonardi - ha avuto un notevole sviluppo, a conferma che le imprese valdostane hanno apprezzato la scelta fatta dalla nostra Cooperativa. Innanzitutto il numero dei soci che è passato da 2.352 del 2003 ai 3.500 del 2009. Andando poi nel dettaglio di quelli che sono oggi i soci attivi di Valfidi possiamo rilevare che per il 71% sono artigiani e piccole imprese, cioè le categorie fondatrici, ma abbiamo pure il 9% di professionisti, il 13% di commercianti ed albergatori, e per il restante 7% suddivisi tra Cooperative, società di servizi ed altri». Leonardi è convinto che l’iscrizione all’Elenco degli Intermediari Finanziari significherà in ultima analisi aiutare il mondo imprenditoriale valdostano. «Questo ragionare – conclude il Presidente – è già stato condiviso dagli enti territoriali, cioè Finaosta, Aosta Factor, Bcc Valdostana, Fédération des Coopératives, e dagli istituti di credito operanti sul territorio regionale, cioè Unicrdit Banca, Intesa San Paolo e Monte dei Paschi, che hanno deliberato di sostenere Valfidi con la partecipazione al capitale sociale ed ai fondi rischi».

Non accantona del tutto l’ipotesi 107 il Confidi Commercio, Turismo e Servizi di Pierluigi Genta. «Forse – spiega – non si arriverà al Consorzio unico, ma non è detto che fra tre anni non ce ne possano essere due». Per ora l’impegno del confidi è concentrato sulla proposta «Twin loans», finanziamenti gemelli. «Con questo prodotto – spiega Genta – le Pmi possono ricevere un finanziamento a tasso agevolato dell’importo pari a quello che l’azienda intende investire per innovarsi o rinnovarsi. E’ uno strumento che non vuole soltanto fronteggiare la crisi, ma guarda al futuro per puntare ad un rilancio delle imprese che operano nel commercio e questo obiettivo può essere ottenuto soltanto favorendo nuovi investimenti».

Sfiora i 100 milioni di importo globale di affidamenti il Confidi industriali di Federico Jacquin che sottolinea la grossa disponibilità di concessioni e di garanzie da parte del Consorzio. «Siamo pronti a fare il nostro dovere nel sostenere le imprese. Occorre un forte messaggio di speranza e di fiducia nel futuro». Un’azione che vede già in campo Pericle Calgaro del Confidal, il consorzio di garanzia degli albergatori. «Nel 2009 – fa notare il Presidente - abbiamo erogato 11 milioni contro i 7 del 2008 e i 3 del 2007 questo perché alcune strutture alberghiere di particolare rilevanza hanno operato degli investimenti considerevoli». Scenario pressoché inalterato per il Confidi agricoltori, guidato da Angelo Lanièce. «Constatiamo una crescita percentuale, anche se non in termini di volumi delle richieste» spiega il consulente del Consorzio Agostino Menzio.

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