23 giugno 2010

Gli 8 Punti di Forza di Valfidi

Ieri sera Andrea Leonardi, presidente di Valfidi, ha presentato all'assemblea dei soci un bilancio indubbiamente di buon profilo dal punto di vista contabile. Si tratta di dati che in parte ho già proposto e che proporrò sicuramente in un prossimo post. Credo che sia inevitabile constatare che, in virtù dell'intervento del Presidente della Giunta Augusto Rollandin (vedi il post di ieri), preceduto dal saluto dell'Assessore al Bilancio Claudio Lavoyer, ieri, i presenti in sala, hanno assistito ad una nuova tappa sulla strada del processo di unificazione dei consorzi (in proposito ti invito anche a votare il sondaggio sull'argomento che trovi nella colonna di destra). L'invito dell'amministrazione regionale si è fatto, infatti, più pressante e non è detto, a questo punto, che l'essere iscritti al 107 o al 106 possa portare a trattamenti differenti anche agli occhi della Regione. Ciò detto va anche precisato che pur in presenza di una volontà unitiva (che attualmente non mi sembra di vedere) gli scogli da superare rimangono comunque parecchi. Di certo la nuova posizione di Valfidi rende lo scenario molto differente rispetto soltanto a un anno fa.

Leonardi ha condensato la filosofia del nuovo corso in otto punti di forza che ha letto come prologo della sua relazione al bilancio. Proprio per la sua collocazione si tratta di un testo che, pur non essendo ufficiale, riveste evidentemente una sua importanza. Te lo propongo. Se vuoi puoi dirmi che cosa ne pensi.

1. La forza del nostro consorzio deriva dalla capacità di gestione di un consiglio di amministrazione coeso ed un organico preparato che si adoprano nel solo interesse della attività mutualistica e di localismo cui Valfidi è naturalmente diretta.


2. La forza di Valfidi poggia le basi sulla precisa volontà delle organizzazioni artigiane Artigiani Valdostani., Confartigianato e Cna, oltre che di quella dei professionisti e di tutte le altre imprese micro-piccole- medie operanti in regione e che hanno aderito al consorzio.

3. La forza di Valfidi sta nel numero degli associati (3750 circa di cui 3000 circa con finanziamenti in essere)

4. La forza di Valfidi sta nel riconoscimento della propria attività sociale che ha permesso - a far data dal 28 aprile 2010 - di giungere alla iscrizione del consorzio stesso nell'elenco degli intermediari finanziari tenuto dalla Banca d'Italia.

5. La forza di Valfidi poggia sulla capacità, riconosciuto ora intermediario finanziario, di concedere garanzie sostenute da patrimonio vigilato da Banca d'Italia e non semplicemente da garanzie di cassa.

6. La forza di Valfidi viene dal sostegno che la regione autonoma Valle d'Aosta dà al consorzio (come peraltro alle altre attività consortili) quale tramite per la concessione alle imprese di contributi in conto interessi, abbattendo così in modo sensibile i costi del credito

7. La forza di Valfidi sarà ora diversa nella contrattazione con gli istituti di credito dei tassi di interesse da applicarsi in base a nuove convenzioni, atte a produrre una migliore condizione al mercato del credito da parte dei consorziati.

8. La forza di Valfidi sta nella apertura, sempre dimostrata, verso le altre organizzazioni consortili di garanzia, invitate, come questa sera ribadiamo, alla unificazione in un unico grande confidi che possa dare maggior servizio alle imprese valdostane.

5 commenti:

Alessandro R. ha detto...

E debolezze? Ce ne sono? Mi sembra molto uno spot.

I patrimonio? Le sofferenze ed incagli? Ce ne sono?

E degli adempimenti severi, impegnativi, onerosi cui si deve far fronte nel regime 107 (lo stesso di Finaosta per capirci), esistono?

Ogni medaglia, caro direttore "ingenuo", ha per come minino due facce. Poi c'e' la terza, quella sottile, quando la moneta è messa di costa.

Vedremo, vedremo.

Alessandro.

ImpresaVda on 24 giugno 2010 alle ore 00:25 ha detto...

Probabilmente mi sono spiegato male. Se scrivo semplicemente che il bilancio è positivo dal punto di vista contabile è perchè ho il documento sotto mano e, come avevo spiegato nell'incipit del mio post, sui dati numerici intendo soffermarmi prossimamente. E evidentemente i dati di cui lei scrive devono per forza essere in ordine per esprimere un simile giudizio. Le sofferenze nette sono pari all'1% degli affidamenti. Credo che basti. Tuttavia gli elementi che ho messo in gioco servivano per stuzzicare il dibattito sull'ipotesi Confidi unico che - ora che Valfidi si è iscritta al 107 del testo unico bancario, cioè è un ente vigilato da Banca d'Italia - dovrà dipanarsi a partire da questo soggetto. Gli otto punti di forza non sono stati scritti dal sottoscritto, ma, come mi sembrava evidente, da Leonardi. Trattasi di documento (non di spot) e come tale va letto. Forse ora sono stato un po' più chiaro. Ringrazio sempre per la solerte attenzione...

Alessandro R. ha detto...

Ad esempio.... tratto da AostaSera:

... Le variazioni ammontano a 7 milioni per il 2010, 450mila euro per il 2011 e 2 milioni per il 2012 e andranno a incrementare le risorse del fondo rischi presso il consorzio garanzia fidi V A L F I D I,
gli impianti funiviari, i contributi per il conseguimento dell’attestato di certificazione energetica e il servizio di soccorso sulle piste da sci.

ImpresaVda on 26 giugno 2010 alle ore 17:51 ha detto...

@Alessandro R.
Devo essere proprio tonto.
Non capisco l'"ad esempio..."

Anonimo ha detto...

Buonasera, anche io non capisco e mi accodo a quanto dice il Direttore. La democrazia è sinonimo di libertà,il dibattito non è costruttivo se le affermazioni proposte non poggiano su dati obiettivi. Invito il Sig. Alessandro ad esaminare il bilancio (troverà risposta a tutte le sue domande). Mi permetto di precisare che se il piano non fosse stato sostenibile la Banca d'Italia non avrebbe concesso l'iscrizione all'articolo 107. Un'ultima cosa, perché poi proporsi solo con il nome e con la sola iniziale del cognome, quanta paura di esprimere il proprio pensiero...
Michel Tacus

 

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