24 marzo 2011

Fondazione per la Formazione Professionale turistica a Misura di Albergatore

Dare vita ad una Fondazione per la formazione professionale turistica più legata alle esigenze degli albergatori valdostani. Così Claudio Mus, coordinatore del dipartimento Turismo, sport e commercio, descrive l’obiettivo che l’amministrazione regionale intende raggiungere attraverso il nuovo disegno di legge che porrà definitivamente fine a 12 anni di commissariamento: dal 1999 al 2000 con Maria Pia Praz e fino ad oggi da Claudio Vietti.


Un lavoro, quello dei commissari, che comunque ha permesso alla struttura di crescere. Nel 2001, ad esempio, con la Legge Regionale n° 4 del 18/1/2001, alla Fondazione, che ha la sua sede a Châtillon,  è stata anche riconosciuta la possibilità di svolgere attività di istruzione tecnico-professionale mediante l’istituzione e la gestione di corsi di studi quinquennali ad indirizzo turistico-alberghiero in armonia con la normativa vigente in materia. Nasce così l’Istituto Professionale Regionale Alberghiero che attualmente gode di un’ottima reputazione tanto che a fronte di 75 posti disponibili nelel classi prime (complessivamente gli studenti fino alla quinta sono 260) le domande, quest’anno, sono state 98, molte provenienti anche da fuori valle.


Due gli obiettivi concreti individuati dal coordinatore. «Da un lato – spiega Mus – visto che con la riforma Gelmini sono state ridotte le ore di laboratorio, intendiamo organizzare dei corsi professionalizzanti mirati a chi vuole imparare un mestiere; inoltre vorremmo realizzare dei corsi di eccellenza in particolare per i nostri chef che desiderano far crescere il livello delle proprie creazioni».


Da segnalare in queste ultime ore la richiesta fatta dalla Presidente degli Albergatori Silvana Perucca, nel corso dell'audizione in Commissione «Sviluppo economico», svoltasi il 22 marzo, sul disegno di legge istitutivo della Fondazione l''opportunità che l'Associazione Valdostana Albergatori della Valle d'Aosta (Adava) sia presente nel Consiglio di amministrazione della Fondazione.


Richiesta che giunge il giorno dopo della presentazione attraverso una conferenza stampa di una proposta di modifica della legge istitutiva fatta dall'Alpe e che guarda a quanto già realizzato con l'Institut Agricole Régional. «Al fine di rimettere il territorio e le sue peculiarità al centro dell’azione finora svolta dalla Fondazione per la formazione professionale turistica, che compie quest’anno 20 anni di vita di cui una buona parte trascorsi in regime di commissariamento, - si legge nella relazione che accompagna il Pdl - è necessario individuare con precisione un nuovo modello organizzativo che riesca a farsi carico di un processo culturale, sperimentale e di ricerca di più ampio respiro rispetto a quello che ha animato finora la sua attività. Per questo motivo il presente progetto di legge si propone di trasformare la Fondazione per la formazione professionale turistica in una Fondazione per la ricerca e la formazione nei settori dell’ospitalità, della convivialità e delle attività gastronomiche. Questa evoluzione permetterà di affiancare all’attività più squisitamente formativa un ambito di attività pratica e di sperimentazione che le consenta di diventare il fulcro dell’innovazione regionale nel campo della gastronomia e dell’ospitalità, in diretto collegamento con tutto l’ambito territoriale che la esprime».

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