25 luglio 2011

Frigerio: Mercato dell'Azzardo sempre più difficile, ma la Casa da Gioco di Saint-Vincent può farcela

La nuova sala Evolution
Quattro domande a Luca Frigerio, amministratore unico della Casa da Gioco di Saint-Vincent.

Come commenta l'andamento degli introiti? La crescita è molto lieve...
In un mercato, quello dei Casinò italiani, che evidenzia una forte contrazione indiscutibilmente confermata dai dati di confronto sull’andamento dei proventi lordi di gioco del primo semestre, crescere in termini di risultato, seppure con moderazione, è certamente motivo di soddisfazione. Occorre però essere molto cauti, la congiuntura economica negativa è tutt’altro che superata, occorre lavorare duramente per assicurare standard di accoglienza di livello molto elevato e un’offerta di gioco sempre allineata alle aspettative della clientela che, in costanza della crisi, è sempre più attenta al livello di spesa per il divertimento; gli investimenti che abbiamo programmato nell’ambito del Piano di Sviluppo rappresentano la continuità rispetto alla linea strategica sintetizzata poco sopra; purtroppo per assicurare un futuro all’azienda occorre mantenerla ai più alti livelli di attrattività e di competitività, per contrastare la concorrenza, largamente intesa, quindi con attenzione anche al più ampio mercato dell’intrattenimento.

Luca Frigerio
Dai sindacati è arrivato un j'accuse durissimo: «Una politica aziendale mirata quasi esclusivamente ad una clientela di medio-bassa capacità di spesa e non più su quella medio-alta, come avveniva un tempo, non potrà certo dare una reale e duratura svolta in positivo alla Casa da Gioco». Che cosa rispondete?
Non è la posizione di tutti i sindacati. La critica proviene da una minoranza di lavoratori, circa il 10% della forza lavoro. Certamente la crisi economica e finanziaria ha avuto degli effetti sulla capacità di spesa di tutta la clientela, e quella di fascia più elevata ne risente in modo particolare. Il mercato delle Case da gioco subisce flessioni importanti in Italia e in Europa. In questo contesto tuttavia, i dati, che sono inconfutabili, ci dicono che il Casino de la Vallée nel corso del 2010 è stato quello con le migliori performance generali, anche nello specifico settore dei giochi destinati ai grandi clienti, sia in termini di fatturato, sia in termini di crescita delle mance pro capite dei lavoratori. Il 2011 si è aperto con un’ulteriore contrazione del mercato ma, anche in questo caso, la nostra Casa da gioco ha sino ad oggi tenuto meglio degli altri. Alle sollecitazioni della crisi abbiamo risposto con i fatti, con un altissimo livello di investimenti, che cresce ogni anno, per servizi di ospitalità e non solo, tanto è vero che la nostra clientela cosiddetta VIP presenta un tasso di fedeltà in crescita. Ed è poi opportuno ricordare che le programmate ristrutturazioni delle Sale da gioco del Casinò e del Grand Hotel Billia puntano, in primis, a rendere maggiormente competitiva la nostra offerta complessiva rispetto ai target di clientela di maggiore prestigio. Per esempio, nel corso di questo mese, riaprirà dopo un’importante opera di restyling il ristorante La Brasserie, storico locale destinato alla clientela di prestigio. Tutto si può dire meno che le nostre strategie non siano focalizzate nell’offrire alla clientela di eccellenza i migliori servizi di accoglienza e divertimento.

E' possibile fare delle previsioni sul secondo semestre?
E’ veramente molto difficile fare previsioni, non ci aspettiamo un miglioramento della situazione generale, però auspichiamo di mantenere l’andamento attuale che, considerata la situazione generale del mercato,  può rappresentare un obiettivo assolutamente soddisfacente. Sono purtroppo tante le variabili in gioco di cui, la maggior parte, assolutamente al di fuori del nostro controllo, proprio per come è strutturato il settore in Italia che, a breve, si arricchirà di un’ulteriore offerta on-line, per la prima volta aperta ai giochi tradizionali nella cosiddetta modalità “cash game”, quindi non più limitata ai soli Tornei di Texas Hold’Em; un motivo in più per ricorrere alla massima cautela nell’ipotizzare scenari futuri di breve periodo. Non per ultimo l’avvio di tutti i cantieri relativi ai lavori, sia presso il Resort, sia presso il Casinò potranno portare dei disagi alla clientela, che dovremo essere bravi a minimizzare.

Ci sono strategie particolari attuate per la clientela straniera? Target mirati per i quali state investendo risorse?
Le risorse più importanti che stiamo investendo sono quelle relative alla ristrutturazione del Grand Hotel Billia; i mercati stranieri sono infatti popolati, dal punto di vista del gioco d’azzardo, in modo completamente diverso rispetto all’Italia; gli Italiani sono tutti giocatori, l’anno scorso hanno rischiato al gioco oltre 50 miliardi di Euro, uno stile di vita e un profilo di spesa che certamente sono unici nel panorama europeo; sui mercati stranieri i target di clientela di potenziale interesse per un Casinò sono numericamente piccoli, ma caratterizzati da aspettative di servizio di altissimo livello; si tratta di persone che amano vivere l’esperienza di gioco in presenza di standard di accoglienza di assoluta eccellenza; l’eccellenza che saremo certamente in grado di offrire loro già ultimato il primo lotto di lavori; i contatti non ci mancano e li stiamo sviluppando per essere pronti, con largo anticipo, ad aggredire commercialmente i potenziali frequentatori stranieri del nostro Casinò.   

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