23 novembre 2011

StatisticheVda (16) - Quando la Valle d'Aosta dà i Numeri: L'Industria e gli Scambi con l'estero

Questa settimana (e per diversi post) la fonte sarà l'ultima analisi congiunturale di Banca d'Italia.

L’industria e gli scambi con l’estero
L’industria

 Nel settore industriale la fase di ripresa,  iniziata nel 2009, è proseguita nel primo semestre del

2011. Successivamente la congiuntura è tornata a peggiorare. In base alle rilevazioni svolte da Confindustria Valle d’Aosta, gli ordinativi, in crescita nel primo semestre del 2011, sono tornati a diminuire nella seconda parte dell’anno. Anche la dinamica dell’attività produttiva è peggiorata a partire dal terzo trimestre. Il grado di utilizzo degli impianti è rimasto ancora lontano dai livelli pre-crisi.

Il sondaggio congiunturale della Banca d’Italia, condotto tra settembre e ottobre presso un campione di
imprese industriali con almeno 20 addetti, conferma l’indebolimento della congiuntura per quel che riguarda il fatturato delle imprese. I persistenti ampi margini di capacità produttiva inutilizzata
e la debolezza della domanda continuano a condizionare negativamente le decisioni di investimento
delle imprese. Secondo il Sondaggio della Banca d’Italia, oltre l’80 per cento delle aziende ha
confermato i piani di investimento formulati a inizio anno, che indicavano un modesto aumento della spesa, dopo il forte calo del 2010.  

Secondo l’indagine della Banca d’Italia, i saldi tra le percentuali di attese di incremento della produzione e
degli ordini e quelle di diminuzione per i prossimi mesi sono negativi; la spesa per investimenti programmata per il 2012 risulterebbe ancora modesta. In base ai dati Unioncamere-Movimprese il numero
di imprese è lievemente cresciuto (0,6 per cento).
Gli scambi con l’estero. –
Le esportazioni regionali sono aumentate nel primo semestre del 2011 del 16,5 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2010, valore inferiore a quello molto elevato dell’anno precedente. Le esportazioni di prodotti in metallo, che rappresentano i due terzi del totale regionale, sono cresciute del 19,6 per cento. Tra gli altri principali settori, sono aumentate le vendite all’estero di mezzi di trasporto (12,3 per cento), mentre sono diminuite quelle di macchinari (-10,7 per cento. Le esportazioni verso l’area dell’euro e, soprattutto, verso la Germania, hanno fornito il contributo più importante alla dinamica regionale.

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