31 dicembre 2011

Buon Anno!

Sono convinto che il nuovo anno porterà delle parole nuove al vocabolario della nostra società: sobrietà, dignità, sacrificio, senso del limite, essenzialità, solidarietà.

Sono anche convinto che si debba guardare al nuovo anno con spirito nuovo e per questo faccio riferimento alle parole con cui Benedetto XVI introduce il suo messaggio per la XLV Giornata Mondiale della Pace (Giornata che si celebra il 1° gennaio) dal titolo: « Educare i giovani alla giustizia e alla pace »,

«Con quale atteggiamento guardare al nuovo anno? Nel Salmo 130 troviamo una bellissima immagine. Il Salmista dice che l’uomo di fede attende il Signore « più che le sentinelle l’aurora » (v. 6), lo attende con ferma speranza, perché sa che porterà luce, misericordia, salvezza. Tale attesa nasce dall’esperienza del popolo eletto, il quale riconosce di essere educato da Dio a guardare il mondo nella sua verità e a non lasciarsi abbattere dalle tribolazioni. Vi invito a guardare il 2012 con questo atteggiamento fiducioso. È vero che nell’anno che termina è cresciuto il senso di frustrazione per la crisi che sta assillando la società, il mondo del lavoro e l’economia; una crisi le cui radici sono anzitutto culturali e antropologiche. Sembra quasi che una coltre di oscurità sia scesa sul nostro tempo e non permetta di vedere con chiarezza la luce del giorno. In questa oscurità il cuore dell’uomo non cessa tuttavia di attendere l’aurora di cui parla il Salmista. Tale attesa è particolarmente viva e visibile nei giovani, ed è per questo che il mio pensiero si rivolge a loro considerando il contributo che possono e debbono offrire alla società».

Buon anno!

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