28 febbraio 2013

Bruno Greco (#OfficineTessili): I #Socialnetwork e il Commerciante 2.0

Bruno Greco (Officine Tessili)
Ho intervistato Bruno Greco, titolare di Officine Tessili e tra i fondatori di Aosta 2.0.

Prima di tutto occupiamoci della tua attività. Perché hai scelto il nome officine Tessili?
Il nome nasce dal concetto di officina. Con il mio socio Emanuele Leodati abbiamo pensato ad un artigiano
che mette insieme e costruisce partendo da prodotti completamente diversi. Noi abbiamo pensato di fare lo stesso lavoro con diversi stili di abbigliamento. Per noi era fondamentale mettere insieme l'abito un po' più elegante con quello più sportivo. Il prodotto di fascia media con quello di fascia un po' più alta per creare dei “mix”, degli stili nuovi.

 Ad Aosta sono tantissimi i negozi di abbigliamento: come è possibile distinguersi dagli altri?
Per noi è fondamentale la ricerca di prodotto. Il proporre dei prodotti nuovi, per certi versi innovativi. Presentare sul mercato delle aziende che ad Aosta non sono mai arrivate. Un altro aspetto poi molto importante è il rapporto con la clientela. Ci mettiamo sempre la faccia. Cerchiamo di dare il servizio al meglio della nostra capacità e possibilità.

Quanto sta incidendo la crisi sul vostro comparto? In centro molti esercizi chiudono…
Sicuramente c'è un po' più di ricambio a livello di centro storico: negozi storici chiusi e cambi di attività sono in aumento. Bisogna prenderne atto e cominciare a ragionare in maniera differente. Non si può vivere con i ricordi del passato e immaginare la nostra vita oggi come anni fa. Gli “standard” sono diversi e da questi bisogna ripartire per costruire qualcosa e riportare in alto la nostra economia.

Tu sei è molto presente sui “social network”. Sono ben inseriti nella vostra strategie di vendita. Oltre all’immagine si riesce ad incidere anche sulla commercializzazione? 
 Come Officine tessili utilizziamo la gran parte dei “social network”: Facebook, Twitter, Instagram. Abbiamo pure un “account Google plus” con il “places” con la nostra scheda attività sulle mappe. Per noi i “social network” sono fondamentali. Ci abbiamo creduto fin da subito. Appena nati eravamo già su Facebook in quanto abbiamo sempre creduto nel mezzo. Per noi è comunicazione e pure prodotto. Ci serve nella vendita, ma pure nella ricerca. “Social network” come Istagram basati sulle foto ci permettono di seguire degli utenti americani, europei, cinesi, giapponesi. Ci permette di vedere un mondo nuovo stando seduti sul nostro divano. A livello di commercializzazione ci aiuta a fare una sorta di servizio a domicilio. Postando determinate foto raccogliamo subito degli apprezzamenti. Giusto ieri ho postato un prodotto e dodici ore dopo avevo il cliente in negozio che voleva provarlo. E così iniziano ad esserci dei dati reali. Inizia ad esserci una corrispondenza tra il nostro impegno sui “social network” e il risultato commerciale.

Occupiamoci di Aosta 2.0 e prima di tutto, per chi non lo sapesse, spieghiamo di cosa si tratta?
Aosta 2.0 è un'associazione senza scopo di lucro, apolitica, che cerca di riunire i piccoli commercianti
della città di Aosta. Il nostro obiettivo è riportare la gente in centro, far capire ai cittadini di Aosta che la nostra via pedonale è il più grande centro commerciale naturale che la Valle ci possa offrire. E vogliamo
farlo creando una rete commerciale collaborativa. Vogliamo che i commercianti ricomincino a collaborare tra di loro, creando sinergie che ci permettano di superare la crisi. Dobbiamo capire che in questo momento il
singolo è molto più debole di una comunità, di una rete. Insieme possiamo fare tante cose e le possiamo
fare per il bene di tutti: del commerciante, della comunità, del singolo cittadino. In generale si tratta di un processo che può aumentare la qualità della vita di tutti.

Quali attività siete già riusciti ad organizzare? 
Ad esempio l'apertura degli  esercizi commerciali della prima domenica del mese a novembre e dicembre.
Iniziativa che ripeteremo alla fine del periodo dei saldi. Poi gli auguri di Natale fatti ai nostri clienti con uno stile nuovo. Tutti assieme il sabato prima di Natale in ogni attività commerciale abbiamo creato un piccolo angolo dove i proprietari si scambiavano gli auguri con i clienti. Un panettoncino, un bicchiere di spumante, quattro chiacchiere per trasmettere quella che è la nostra passione per i lavoro. Ma ci sono anche attività più specifiche come il Cmad organizzato in collaborazione con lo studio Arsenale dove uno dei temi di discussione era proprio quello dei social media.

Quali sono le maggiori difficoltà nel creare una rete commerciale collaborativa?
Va considerato che tutto il direttivo di Aosta 2.0 è molto giovane ed è alla prima esperienza a livello  associativo. I tredici soci fondatori hanno dovuto subito gestire dei numeri in attesi. Siamo partiti ad ottobre
e ad oggi ci ritroviamo con quasi 65 associati. Ci ritroviamo anche a gestire collaborazioni con il Forte di Bard che ci crea dei “voucher” personalizzati per la scontistica da omaggiare ai nostri clienti, a fronteggiare responsabili di aziende che tempo fa non avremmo mai pensato di dover incontrare. La difficoltà più grossa sta proprio nel gestire il numero. Avere un'organizzazione snella diventa più difficile, soprattutto quando si ha
altro fa fare come il portare avanti il proprio esercizio commerciale.

Una novità da annunciare in esclusiva a ImpresaVda…
La creazione a breve di un sito internet e delle “app” per “iPhone” e “Android” di Aosta 2.0.

Un sogno imprenditoriale da realizzare…
Sarebbe fantastico riuscire a confrontarsi con qualche altro mercato all'estero, una nuova scommessa nata al di fuori dei confini italiani.

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