21 febbraio 2014

#Fiscalità locale: la preoccupazione di Cavaliere (#Adava) | Il carico fiscale delle imprese italiane è pari al 65,8% dei profitti


Secondo un recente rapporto della Banca Mondiale (Paying Taxes 2014 di Ifc e Pwc), il carico fiscale complessivo per le imprese italiane si conferma il più alto d’Europa, pari al 65,8% dei profitti, contro una media europea scesa dal 42,6% al 41,1% e una media mondiale scesa dal 44,7% al 43,1%. Il rapporto citato esamina i costi per imposte e tasse in capo a un’impresa e il carico amministrativo per i relativi adempimenti. La situazione è ugualmente critica se andiamo ad analizzare il sistema impositivo a livello locale. Con la definizione dei nuovi regimi di fiscalità comunali previsti per l’anno 2014 (TASI, TARI,IMU) le imprese turistico-ricettive registreranno un raddoppio e in alcuni casi un triplicarsi degli importi da pagare rispetto al vecchio sistema.

Sul tema è intervenuto il Presidente degli albergatori valdostani Alessandro Cavaliere.

«Gli albergatori valdostani – sottolinea Cavalieresono particolarmente preoccupati per il continuo aumento del carico fiscale che non solo disincentiva la nascita di nuove imprese, ma funge da freno per lo sviluppo di quelle esistenti (che potrebbero invece offrire nuove opportunità di lavoro sul territorio) e mette in seria difficoltà quelle imprese turistico ricettive che hanno maggiormente risentito degli effetti della crisi economica in atto,  con il rischio di un vero e proprio default».

«In questo contesto particolarmente preoccupante – continua il Presidente – non possiamo comunque non riconoscere ed apprezzare lo sforzo messo in atto dal CELVA e dal Presidente Bruno Giordano con la costituzione di un tavolo di confronto tra gli enti locali e gli operatori della ricettività che ha portato alla condivisione ed adozione delle proposte ADAVA nella formulazione degli schemi di regolamento tipo che il CELVA ha approvato in questi giorni. Mi riferisco nello specifico alla rateizzazione e alla ridefinizione delle scadenze impositive a favore delle imprese e all’introduzione di un principio che prevede la riparametrazione della tassa rifiuti in capo alle imprese alberghiere attraverso un’applicazione nella stessa struttura ricettiva di due differenti tariffe: quella più alta applicata alla sola superficie dell’attività dedicata al ristorante, l’altra (più bassa) applicata ai metri quadri restanti. Riteniamo ora veramente importante che i singoli Comuni valdostani adottino a livello locale quanto previsto nei regolamenti approvati dal CELVA». 

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