28 dicembre 2014

Christian Trione: «Vogliamo continuare la tradizione famigliare»

Intervista a Christian Trione, panettiere e pasticcere di Saint-Christophe, dalla lunga tradizione famigliare.

Da quante generazioni operate in questo settore?
Da quattro. Il primo ad iniziare è stato il mio bisnonno di cui posseggo una foto del 1934 bellissima davanti al forno del paese, poi la professione si è alternata ad altri mestieri ma tutti in famiglia abbiamo avuto un trascorso da panificatori.

Come mai ha deciso di proseguire il lavoro avviato dai suoi genitori?
Io ho iniziato in azienda con mio padre nel 1988, all’età di quattordici anni e ho portato avanti questo mestiere appassionandomi e cercando di raggiungere i livelli più alti di professionalità possibile.

La pasticceria è stata un’aggiunta successiva?
E’ stata aggiunta quando in azienda è entrata mia moglie.

Quanti siete in azienda?
In sei. Io e mia moglie, da quest’anno mi figlio e altri tre dipendenti.

Recentemente avete superato le prove per entrare nel Richemont Club Italia. Di cosa si tratta e perché è così importante? 
E’ un traguardo importante che nasce da una situazione famigliare difficile. Abbiamo avuto una brutta tragedia familiare e ci siamo trovati ad un ceryo punto a comprendere che per onorare chi non c’è più e ci vuole bene la cosa migliore da fare fosse fare quello che sappiamo fare al meglio. Di qui la voglia di iscriversi al Richemont Club, di fare l’esame d’ammissione. E’ un club esclusivo nel senso che opera ad alti livelli della panificazione e della pasticceria a livello nazionale e internazionale dove vengono selezionati i rappresentanti della nazionale che vanno alla Coupe du monde. Passati gli esami a settembre a novembre tutti i soci partecipano a questa selezione del Panettone d’autore dove si porta il proprio panettone a giudicare da una giuria particolarmente qualificata e se si raggiunge un determinato punteggio si ottiene il riconoscimento.

Una curiosità: come è organizzato il vostro lavoro? Proviamo a descrivere una vostra giornata tipo?
Si inizia alle 2 di notte. Io vado in laboratorio a impastare poi a scaglioni arrivano i ragazzi e le commesse e si produce pane, pizze, grissini e dolci.

Rimane sempre un lavoro di grande sacrificio…
E’ uno dei lavori che comporta più sacrifici. Dal lunedì al sabato. La Domenica è libera per nostra scelta. E purtroppo o per fortuna dipende dai punti di vista ci sono anche tanti colleghi che devono lavorare la Domenica.

Dal punto di vista imprenditoriale quali sono le maggiori difficoltà che incontrate in una simile attività?  
Come tutti i piccoli imprenditori penso che le difficoltà siano un po’ comuni. La tassazione e, nel settore alimentare, la burocrazia. Da quando ci è stata aggiunta la tracciabilità alimentare, l’hcc, tutto quello che è il pacchetto sicurezza è avvenuto che spesso noi piccoli artigiani ci ritroviamo spesso a fare i segretari piuttosto che il nostro mestiere e questo pesa un po’. In famiglia ce lo dividiamo tra me e mia moglie però ci piacerebbe fare io il panettiere e lei la pasticceria.

Ci sono anche dei corsi legati a queste problematiche…
Indipendentemente dai corsi che la giornata una tantum ci può anche stare è proprio il tempo quotidiano legato alla burocrazia che va ad occupare il 30-40% della nostra giornata.

Al di là dei gusti personali quali sono le caratteristiche di un panettone classico?
Quello che sento dire più spesso sul nostro panettone dalla clientela è che l’ho mangiato, l’ho digerito bene, non mi ha dato bruciori di stomaco e questo perché un panettone artigianale, fatto ad hoc, non deve contenere nessun tipo di aroma artificiale e lievito chimico. Deve fare la sua lievitazione – e il nostro panettone è fatto con esclusivo uso di lievito madre – e soltanto con aromi naturali. Il nostro è al 100% naturale.

Oltre al panettone classico?
Quest’anno proponiamo in particolare quello della Richemont club, ma ne abbiamo anche al cioccolato, con fichi, noci e uvetta e pandori.

Una novità da annunciare per ImpresaVda come azienda?
Ora siamo molto concentrati sul Panettone d’autore, ce ne saranno da gennaio e potrete scoprirle seguendoci sulla nostra pagina Facebook dedicata a «Le con du pain».

Un sogno imprenditoriale da realizzare…
Il mio sogno è quello di riuscire a trovare e formare dei ragazzi che riescano a portare avanti questo lavoro difficile e pieno di sacrifici. Attualmente ce ne sono due oltre a mio e mi auguro che possano essere i panettieri del futuro in modo da riuscire a dare più prodotti alla gente.

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