30 maggio 2015

I numeri del #Confidi Valle d'#Aosta



Il Confidi Valle d’Aosta, guidato dal Presidente Pericle Calgaro (direttore Dino Marchetti),nato dalla fusione dei Confidi industriali e albergatori, ha tenuto la sua Assemblea giovedì 28 maggio, alle 17, presso l’Hotel Comtes de Challant a Fénis (AO) in Località Chez Sapin n° 95.
«E’ fondamentale continuare a preservare un sistema di garanzia collettiva virtuoso come quello valdostano - ha detto nella sua relazione il Presidente Calgaro - che da oltre 40 anni contribuisce al sostegno e allo sviluppo del sistema produttivo delle piccole e medie imprese locali. Sistema che il nostro Confidi ha perseguito e raggiunto grazie all'aggregazione avvenuta a fine 2011 tra Confidi Albergatori e Confidi Industriali. Soggetti simili per patrimonializzazione, numero dei soci, tipologia di garanzie e approccio mutualistico e di sostegno. In questo quadro locale sicuramente positivo, non mancano tuttavia aspetti che richiedono un’attenzione prioritaria: primo fra tutti la necessità e la volontà di continuare a restare al fianco delle imprese soprattutto nei momenti di particolare difficoltà adottando politiche di gestione sane e prudenti, che sappiano coniugare l’attività svolta  nell'interesse delle imprese con la necessità di salvaguardare la solidità e la solvibilità del Confidi stesso, sempre mantenendo una forte attenzione alle esigenze del territorio».

«Questa linea di condotta, pilastro portante alla base della mission sociale dei Confidi, - ha aggiunto Calgaro - mal si coniuga però con le delibere assunte dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta nella
politica di sostegno alle PMI. In particolare gli associati ai Confidi si sono visti ridurre drasticamente il contributo in conto interessi di cui alla l.r. 21/2011. A causa della riduzione delle risorse, nel 2014 (con riferimento  agli interessi di competenza 2012) il taglio dell’aiuto pubblico è stato del 15,06%. Quest’anno (con riferimento al 2013) la riduzione degli aiuti è stata addirittura del 31,72%. Rammento che il taglio dei contributi non significa un minor introito per i Confidi bensì un minor contributo alle imprese e dunque al tessuto produttivo valdostano.  Pur comprendendo le difficoltà di quadratura del bilancio regionale, mi auguro che da parte della Pubblica amministrazione non venga meno l’attenzione verso l’importanza e la necessità di continuare a sostenere le imprese valdostane senza  applicare ulteriori tagli alle risorse come avvenuto negli ultimi anni. Ciò nonostante vediamo allontanarsi la possibilità che si verifichi un’inversione di tendenza che possa condurre al mantenimento o addirittura all’aumento dei contributi in conto interesse. Tenuto anche conto della soppressione degli aiuti a fondo perduto. Eppure siamo convinti che una maggiore attenzione verso le necessità delle PMI porterebbe a un ritorno positivo non solo in termini di occupazione e profitto per le stesse ma anche un riscontro economico per le entrate regionali. Abbiamo più volte sottoposto all’attenzione degli Assessori regionali che si sono succeduti al Bilancio (Sigg. Claudio Lavoyer, Leonardo La Torre, Mauro Baccega ed Ego Perron) alcuni suggerimenti per porre delle correzioni alla l.r. 21/2011 e alle disposizioni attuative riguardanti le modalità di calcolo del contributo, le operazioni di consolidamento e la retroattività delle spese ammesse a contributo. Si tratta di misure di rapida attuazione che non avrebbero incidenza sul bilancio regionale ma avrebbero un ritorno positivo per le aziende socie dei Confidi.  La semplificazione del meccanismo di calcolo dell’aiuto apporterebbe un risparmio di tempo e di risorse sia per i Confidi che per l’Amministrazione regionale. A oggi la nostre richieste sono rimaste inascoltate».

Va detto che sull'argomento l'Assessore al Bilancio Ego Perron, presente ai lavori, ha spiegato come i tagli siano stati spalmati su tutti gli assessorati. Se realmente stiamo uscendo dalla crisi c'è da sperare che qualcosa possa cambiare.


DATI BILANCIO al 31.12.2014:

  • Numero aziende associate: 750 (al 31.12.2014); 674 (31.12.2013); 621 (31.12.2012) e 588 alla data della fusione (1.12.2011);
  • Soci ammessi nel 2014 n. 84 (ci sono stati inoltre 8 recessi/esclusioni);
  • Stock di garanzie al 31.12.2014 è di 92.979.656 euro;
  • Stock di finanziamenti/affidamenti garantiti al 31.12.2014 è di 286.171.236 euro;
  • Nell’anno 2014, Confidi Valle d’Aosta ha deliberato 104.539.175 euro di linee di credito per un totale di 42.663.532 euro di garanzie;
  • Le garanzie in bonis – al 31.12.2014 – sono il 93,07% del totale pari a 86.541.000 euro;
  • Le garanzie deteriorate – al 31.12.2014 – sono il 6,93% del totale pari a 6.439.000 euro;
  • Il patrimonio netto ammonta ad 23.250.000 euro;
  • Il patrimonio di vigilanza è di 22.879.000 euro;
  • Se sommiamo i valori del patrimonio netto e i valori dei fondi accantonati per il deteriorato raggiungiamo la ragguardevole somma di 26.541.000 euro;
  • Il “Tier 1”, indice che misura il rapporto percentuale tra patrimonio di base e i rischi ponderati è pari al 19,70%;
  • il “Total Capital ratio” indice che misura il rapporto percentuale tra patrimonio di vigilanza e i rischi ponderati è pari al 20,02% (valore minimo richiesto da Banca d’Italia pari al 6%);
  • I ricavi netti 2014 (margine di intermediazione) ammontano a 1.840.815, euro mentre i costi amministrativi ammontano a 969.109 euro;
  • L’esercizio 2014 chiude con utile di 41.358,72 euro.

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