31 maggio 2016

#Cerlogne: «il pavimento made in Italy è apprezzato in tutto il mondo»

Questa settimana abbiamo intervistato  Jean Baptiste Cerlogne, della Cerlogne pavimenti.

Avete una storia aziendale di oltre 50 anni. Potete raccontarci come nasce la vostra azienda?
La nostra azienda nasce nel 1963 dopo alcuni anni che mio padre era già nel settore dei pavimenti in legno nella Courmayeur del boom degli anni ‘60 nella piena espansione dei condomini della località ai piedi del Monte Bianco. Qui mio padre, operaio da cinque anni, ha avuto la lungimiranza e la voglia imprenditoriale di aprire l’azienda che nell’arco degli anni si è sempre più evoluta
Quali sono stati i passaggi più significativi di questa storia?
Dal 1963 in po l’azienda si è sempre mantenuta su un livello di manifatturiera molto artigianale. Tra il 1992 e il 1994 siamo subentrati noi figli. Passaggio importante poiché da carattere artigianale che comunque abbiamo mantenuto nel corso dei decenni si è data una prima spinta verso l’espansione andando a cercare nuovi orizzonti. Nel 2001 abbiamo iniziato ad aprire in Valle d’Aosta il primo ed unico negozio specializzato nella vendita ed installazione di pavimenti.
Gli orizzonti di mercato si sono allargati a livello internazionale?
Basta pensare che dieci anni fa quando si iniziava a parlare di internazionalizzazione delle aziende, di mercato libero tutti erano un po’ preoccupati e non si pensava dove si sarebbe finiti. Però in effetti gli orizzonti si sono aperti. Noi nel 2008 siamo arrivati a fare delle installazioni, delle forniture in Cina. Che di certo non è proprio dietro l’angolo. Poi ci siamo proposti in Argentina. Ultimamente stiamo sviluppando qualche commessa con la Russia anche se attualmente per quell’area non è uno dei momenti migliori dal punto di vista dell’andamento economico. Anche qualcosa in Egitto. In generale in queste realtà lavoriamo con i governi. Anche le vicine Francia e Svizzera sono per noi mercati molto importanti.
C’è una ricerca della qualità italiana?
Assolutamente noi non ci rendiamo conto quanto siamo apprezzati nel mondo per la manifatturiera, l’artigianalità italiana. E questo ci permette quando arriviamo in questi paesi dove hanno grandissime fabbriche che lavorano soltanto sulla quantità ma non sulla qualità che il mercato si apra facilmente al nostro prodotto.
Quanto pesa l'export sul vostro bilancio?
Mediamente importante. Possiamo parlare di un andamento a doppia cifra. Si potrebbe fare di più. Ma noi non abbiamo questa corsa all’oro dell’export
Come si fa a rimanere competitivi in un mercato come il vostro e per così tanto tempo?
Non è facile. E’ possibile soltanto restando al passo con i tempi attraverso innovazioni aziendali, ricerca dei materiali migliori, qualità dei servizi e la qualità globale dell’azienda.
Qual è il lavoro di cui andate più fieri e perché?
Ce ne sono tantissimi. Ne vorrei citare almeno tre. In ordine di tempo l’ultimo è stato l’Hotel Duca di Aosta, che ci ha permesso di relazionarci con una committenza con cui ci siamo trovati davvero bene, un polo di leisure in Aosta. Finalmente un Hotel di alta gamma per la città cui abbiamo fornito e installato tutte le pavimentazioni in legno delle camere e non solo. Un altro Hotel che poi abbiamo sempre fatto in Valle d’Aosta è il Bilia, il 5 stelle, il resort, il 4 stelle, e anche la Casa da gioco, cui abbiamo fornito tutte le pavimentazioni in legno dell’ultima ristrutturazione. L’ultimo è il pavimento in legno del campo di basket delle Olimpiadi di Pechino nel 2008. E’ stata davvero una grande emozione essere selezionati a livello mondiale per un simile lavoro. Una piccola azienda valdostana selezionata tra centinai di migliaia di aziende per fornire e installare il campo delle Olimpiadi.

Come mai avete partecipato a Maison & Loisir?
A questa fiera ci abbiamo creduto dal primo anno in quanto è un momento di aggregazione molto importante per la Valle d’Aosta dove ritrovare vecchi clienti e farne di nuovi. Sono cinque anni ininterrotti che siamo a Maison & Loisir. Ogni anno presentando qualche novità nel settore. E devo essere sincero non sarà l’ultimo anno in cui saremo presenti.
Cosa avete presentato quest’anno?
Una novità sulle ceramiche in quanto abbiamo aperto un settore dedicato alle piastrelle di alta gamma con brand internazionali famosissimi e in merito ai pavimenti in legno abbiamo proposto delle finiture personalizzate e la nuova linea 100% made in Italy, prodotta e realizzata dalle nostre aziende.

Qualche novità in vista per il 2016?
La più importante è che abbiamo appena aperto la nuova sede del punto vendita dei pavimenti in legno in località Amériques. Si tratta di una sala espositiva di 200 metri quadri dedicata totalmente ai pavimenti in legno e alle ceramiche. L’inaugurazione è previstaper la metà di giugno.

Un sogno  imprenditoriale da realizzare?
Non è un sogno è più una missione la nostra. Vogliamo continuare ad andare avanti sul solco e sulla linea che ha indicato nostro padre.

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