26 luglio 2016

#Coldiretti: Ad #Ayas il Mercato «campagna amica» più alto d'Italia (e forse d'Europa) e consegna ad Annalisa Obert del premio #OscarGreen

Annalisa Obert
Coldiretti Valle d’Aosta aspira ad organizzare il mercato di Campagna Amica più “alto” d’Italia ( e forse d’Europa) ai 2.000 metri dell’arrivo della funivia del Crest, ad Ayas.

Sabato 30 luglio, dalle 9,30 fino a tardo pomeriggio sarà presente il mercato di Campagna Amica “Lo Tsaven” che offrirà ai turisti, che arrivano in quota per godere dello spettacolo della natura, i prodotti del territorio direttamente dalle aziende produttrici che saliranno in quota con i loro prodotti.

Il mercato viene organizzato con la collaborazione di Monterosa Ski che, in occasione della giornata, sconterà i biglietti della funivia abbassando il prezzo da 8 a 3 euro. La stessa iniziativa verrà riproposta il 13 e il 20 agosto.

Con l’occasione verrà consegnato – ad Annalisa Obert – il premio Oscar Green Valle d’Aosta, premio istituito a livello nazionale dal movimento giovanile della Coldiretti per premiare le aziende condotte da giovani, che sappiano coniugare tradizione e innovazione attraverso presidio, tutela e arricchimento del territorio. Annalisa che ha, appunto, una azienda agricola ad Ayas, produce – con le erbe alpine – una linea di prodotti dedicati alla cura del corpo, alla cosmesi e al benessere. L’azienda agricola Obert potrà , così, partecipare alla selezione Nazionale di Oscar Green, in programma alla fine dell’estate, a Roma.

La premiazione avrà luogo agli oltre 2000 metri di quota nella terrazza dell’Hotel CRE’ FORNE’, alle 11, durante un aperitivo-buffet ove si valorizzeranno i prodotti del territorio Valdostano ma anche, nello specifico, quelli provenienti da aziende situate nella “Unité des Communes valdotaines Mont Rose”.


A proposito di Giovani in Agricoltura: ( fonte Coldiretti)
Nel 2016 sono aumentati del 12 per cento i ragazzi italiani under 35 anni che hanno scelto di lavorare in agricoltura, una nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori che costituiscono uno dei principali vettori di crescita del settore agroalimentare italiano grazie ad una capillare e rapida acquisizione di processi innovativi che spingono l’occupazione. L ’aumento dei giovani lavoratori agricoli nelle campagne che riguarda sia gli occupati dipendenti, che crescono del 15%, sia quelli indipendenti (imprenditori agricoli, coadiuvanti familiari o soci di cooperative agricole) che vedono una crescita del 9 per cento. L’incremento si registra sia tra i ragazzi (+16 per cento) che per le ragazze (+5 per cento), a testimoniare che l’appeal del settore agricolo tra i giovani è ormai trasversale ai generi. Un risultato record rispetto al dato generale che vede l’occupazione giovanile nei vari settori crescere dell’1 per cento, frutto di un avanzamento del 2 per cento per commercio, alberghi e ristoranti e del 3 per cento negli altri servizi, mentre arretra, sia pure leggermente, l’industria. Tra chi fa dell’agricoltura una scelta di vita, con 44.301 under 35 alla guida di una azienda agricola nel 2016, la vera novità sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione. Secondo una analisi della Coldiretti/Ixe’, tra le new entry giovanili nelle campagne, ben la metà è laureata, il 57 per cento ha fatto innovazione, ma soprattutto il 74 per cento è orgoglioso del lavoro fatto e il 78 per cento è più contento di prima. La scelta di diventare imprenditore agricolo è peraltro apprezzata per il 57 per cento anche dalle persone vicine, genitori, parenti, compagni o amici.

E in Valle d’Aosta? ( fonte Programma di Sviluppo Rurale)
I giovani, nella nostra Regione, costituiscono una parte importante e sostanziale dell’agricoltura. Contrariamente al percepito sono molte le aziende condotte da giovani imprenditori, infatti la media regionale è ben al di sopra della media nazionale. Gli agricoltori under 35 sono circa l’8% di conduttori contro una media nazionale che, malgrado i buoni ultimi risultati, non arriva, in assoluto, al 6 %. Ma ancora più importante è il dato qualitativo delle imprese agricole, infatti rappresentano il 19% delle aziende tra i 25mila e i 100mila euro di “produzione standard” * e il 13% di quelle superiori a 100mila. Anche la scolarizzazione è da record: infatti mentre la formazione agricola generale valdostana è del 5.4% sale al 21.4% se si considerano solo i conduttori under 35, dato di molto superiore alla media nazionale che attesta intorno al 14% , in perfetta sintonia con la media europea.
I giovani hanno portato anche processi di innovazione; nei numeri è sempre la zootecnica a farla da padrone, ma con nuove tecniche, nuovi prodotti, sempre più orientati verso la vendita diretta. Numerose sono anche le aziende che hanno introdotto – in maniera professionale – scelte alternative, dall’orticoltura alle erbe aromatiche, alla tradizione del vino del miele o delle marmellate sino alle innovazioni e alla sperimentazioni, dal latte d’asina alle marmellate di latte.

*produzione standard: si tratta di un metodo di calcolo teorico di redditività a cura dell’Unione Europea.

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