14 luglio 2016

Paolo Conta: «#Laser punta al mercato europeo»

A destra Paolo Conta 
Intervista a Paolo Conta, Amministratore delegato della Laser.

La Laser ha due settori tecnologici di competenza. Web Integration e Mobile Integration. Concretamente qual è la vostra strategia ad oggi e quali i principali progetti?
La strategia di Laser si basa su un consolidamento delle parti storiche che riguarda di più la web integration, cioè lo sviluppo di soluzioni integrate in tecnologia web ed una parte totalmente nuova che invece è mobile integration, e cioè tutte le tecnologie mobile nella declinazione della digital communication, cioè quelle tecnologie che servono ad arrivare al consumatore finale o al cittadino, nell'ottica delle aziende come in quella della pubblica amministrazione, per quanto riguarda i servizi di comunicazione digitale. In questo senso la nostra strategia prevede un vero e proprio cambiamento di pelle in quanto oltre alla tecnologia stiamo aggiungendo nell'offerta dell'azienda tutta una parte di consulenza della comunicazione nella logica del marketing e della relazione con il cliente dei nostri clienti business.

Quali sono i numeri dell'azienda in questo momento?
Laser in questo momento ha circa 2,5 milioni di fatturato, 35 dipendenti di cui il 50% laureati e al disotto dei 40 anni. Abbiamo due sedi. Siamo in espansione tant'è che sull'onda di questa nuova frontiera dei servizi digitali abbiamo assunto nove persone. Un trend positivo dettato anche dalle richieste che arrivano dai clienti.

Avete stretto accordi, anche recentemente, con colossi del settore. Possiamo parlarne?
Avendo formalizzato gli accordi possiamo parlare di un accordo con Vodafone che era già il nostro cliente più importante ma che ha aperto una nuova frontiera con noi proprio nell'ottica dei servizi digitali mobile. Esso prevede che l'azienda porti ai suoi clienti attraverso di noi e delle nostre tecnologie servizi digitali di comunicazione sia con applicazioni mobile, social, servizi sms, mail e quindi nella logica della multicanalità integrata. Questo permette a noi che non siamo grandi e abbiamo una forza commerciale limitata di arrivare su clienti anche molto importanti sui quali da soli avremo fatto molta fatica o forse non saremmo mai arrivati. La catena Expert system è uno degli esempi e abbiamo anche trattative in corso con Valtour e Prada. Il secondo accordo importante è stato siglato con un colosso giapponese NTT Data che in Italia conta 3500 dipendenti e 75mila a livello mondiale e che vede la collaborazione su due fronti da una parte l'integrazione di offerta con Vodafone che è anche un loro cliente e dall'altra anche per loro l'adozione della nostra piattaforma di comunicazione digitale per portare servizi digitali ai loro clienti

Come si riesce a rimanere sul mercato in un settore che ha sicuramente un alto tasso di innovazione?
L'attenzione per noi è primaria sull'evoluzione delle tecnologie. Questo per noi è evidente in quanto riguarda tutta la parte del materiale primario da utilizzare. Quindi grande attenzione e intuizione su quello che sta avvenendo sul mercato. Di questi tempi vediamo veramente delle modifiche molto importanti, ma non soltanto, l'importante è comprendere queste modifiche nelle logiche di offerte e quindi nelle esigenze del cliente che tende a volere tecnologie sempre più trasparenti e risultati sempre più evidenti. La tecnologia per il cliente finale supporta altro e cioè il legame con il cliente finale, la collezione di dati, la fidelizzazione del cliente, il marketing usando la tecnologia.

Sul fronte della ricerca e sviluppo avete dei brevetti o delle applicazioni vostre?
Su questo fronte negli ultimi due anni abbiamo investito molto e siamo riusciti a creare la piattaforma che si chiama Crake, piattaforma didigital communication. E' un marchio registratto, stiamo lavorando ora al patent box per realizzare anche la parte di protezione dell'idea e, quindi, diventa un vero e proprio prodotto di Laser sul quale stiamo puntando per la realizzazione di servizi e di partnership con clienti più grandi che abbiano un portafoglio consistente. Crake è diventato un marchio che inizia ad essere conosciuto anche a livello nazionale.

Lavorate anche in Valle d'Aosta?
Poco ma anche in Valle d'Aosta. Storicamente lavoriamo con alcuni clienti importanti, con la pubblica amministrazione attraverso alcune società in house, però devo dire che sulle parti più avanzate, ad esempio la piattaforma digitale, lavoriamo soltanto al di fuori dei confini regionali. Questo non vuol dire che non ci impegniamo per sviluppare anche il mercato valdostano e in particolare ci occupiamo di sviluppare la digitalizzazione delle imprese a livello locale.

Una curiosità. Un'azienda come la vostra come recluta il personale?
Per noi in questo momento il personale è un problema. Dobbiamo infatti trovare personale proprio per smaltire il lavoro che, fortunatamente, al momento non manca. Per la ricerca ci appoggiamo alle società di lavoro interinale, a Confindustria con i suoi strumenti di ricerca, funziona anche il passaparola e ne approfitto per dire a giovani ragazzi laureati nelle materie informatiche che se hanno voglia di lavorare su progetti innovativi noi siamo pronti ad accoglierli volentieri

Novità in vista tra 2016 e 2017?
Per quest'anno e l'anno prossimo abbiamo una road map molto concentrata sulla piattaforma digitale che è diventato il nostro cavallo di battaglia. Il canale su cui stiamo puntando parecchio è la logica della relazione con il cliente finale,. Di conseguenza abbiamo due obiettivi: da un lato integrare un modulo di fidelizzazione, tessere digitali comprese, e dall'altro la scelta e l'integrazione di uno strumento di e-commerce con tutto l'ambiente di Crake. In questo percorso potremo avere un aiuto importante dal punto di vista tecnologico soprattutto da NTT Data.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Se devo pensare a Laser il sogno è poter superare i confini nazionali e, in virtù degli accordi che stiamo siglando, portare la nostra offerta verso l'estero. Dal punto di vista personale aggiungerei che siccome vedo un enorme voglia di lavorare nei giovani che abbiamo assunto come Laser quindi il mio desiderio più grande sarebbe di assumerne un buon numero, andare in pensione e lasciare a loro la gestione dell'azienda vedendola proseguire nel suo lavoro.

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