25 novembre 2016

Giulia Mona (Giovani #Albergatori): Il mio sogno? Un incontro internazionale per gli albergatori alpini

Giulia Mona
Questa settimana proponiamo l'intervista a Giulia Mona, titolare dell'Hotel Berthod di Courmayeur da pochi mesi alla guida dei giovani albergatori dopo che Filippo Gérard è diventato il nuovo Presidente senior. L'intervista è già stata pubblicata sul Corriere della Valle nelel scorse settimane.

Prima di tutto ci racconti come nasce professionalmente…
Io in albergo ci sono nata. Mi piace sempre raccontare che sono la quarta generazione donna di albergatrici all'interno della mia famiglia. E' una vocazione che mi sono sempre sentita dentro. Come quando da piccola giocavo in lavanderia o mi divertivo a preparare i caffè per i clienti. Dopo la laurea è diventata una scelta spontanea di proseguire in questo lavoro.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di portare avanti un'attività famigliare?
Il vantaggio più grande è quello di avere qualcos adi proprio e che regala grandi soddisfazione. E' qualcosa che è cresciuto con me e con tutta la mia famiglia. Poi se guardiamo un po' di più dal punto di vista pratico possiamo dire che lavorare a casa è un po' più facile dal punto di vista comunicativo anche se è un'arma a doppio taglio perché è più facile dire le proprie idee, i propri pensieri, si è anche più liberi di sbagliare, ma allo stesso tempo lo scontro generazionale è dietro l'angolo. E quando ci sono delle discussioni lavorative entrano per forza nella sfera personale.

Ogni presidente individua degli obiettivi, una sorta di programma? Qual è il suo programma?
L'obiettivo finale sarebbe quello di far crescere il gruppo dei giovani. E per farlo credo che dobbiamo porci come trait d'union tra chi come me ha già scelto di proseguire il lavoro dei genitori e chi è ancora in quella fase di scelta. Vorremmo poi ampliare il programma che l'Adava propone ogni anno per gli associati, dedicando dei corsi ad ho c per i più giovani e per quelli che devono ancora entrare in questo mondo.

Nel 2016 quali attività avete proposto come gruppo giovani?
Il tempo che abbiamo avuto fino ad ora non è stato molto. Siamo subentrati a Filippo nel mese di giugno, però abbiamo scelto di proseguire nel solco della tradizione organizzando la gita annuale. Sono tre giorni in cui la didattica e il divertimento si uniscono al confronto che c'è fra di noi. Sono tre giorni molto interessanti. A breve organizzeremo una o due serate più ricreative o goliardiche in cui cercheremo anche coinvolgere i ragazzi dell'Istituto alberghiero dal punto di vista lavorativo.

E per il 2017? So che spesso vi confrontate con realtà al di fuori dei confini regionali. Dove andrete a cercare ispirazione?
L'ispirazione va cercata in quelle realtà che hanno delle affinità territoriali economiche con la nostra regione. Il bacino dell'Arco alpino è sicuramente il più appetibile e senza spingerci troppo lontani direi che basterebbe guardare alla vicina Francia o alla Svizzera. Già con la gita di quest'anno, appena conclusa, abbiamo voluto guardare ai nostri competitors italiani più diretti cioè l'Alto Adige. Siamo stati a Insbruck e Merano. E' stato un bello stimolo per tutti quanti noi. La nostra offerta turistica è valida ma ciò non toglie che si possa prendere qualche spunto

Il settore turistico al momento sembra essere nella nostra regione quello che avverte meno la crisi o, forse, ne sta uscendo prima. E' vero o sono troppo ottimista?
E' vero, ma non è un discorso valido soltanto per la Valle. Purtroppo, anche se questo ha delle ricadute positive per noi, la situazione politico-internazionale a livello mondiale con l'incremento degli atti terroristici e la relativa crescita della paura fra le persone ha portato gli italiani a riscoprire l'Italia e di conseguenza la nostra regione. La voglia di prendere l'aereo e cercare mete esotiche è venuta un po' meno.

Ma anche gli stranieri sono più presenti?
Decisamente anche perché la Valle d'Aosta è vista come una piccola regione un po' esclusa dal terrorismo. E poi il clima degli ultimi anni è stato indubbiamente un elemento favorevole. Le ultime due estati sono state calde e afose di conseguenza trovare un po' fresco in montagna è stata una soluzione per molti.

Sul fronte delle strategie turistiche che può mettere in campo la pubblica amministrazione che cosa vi è realmente di aiuto?
In questo momento servirebbe un aiuto nella vendita del nostro prodotto. Mi spiego meglio. Noi albergatori offriamo un'ospitalità completa, qualitativamente elevata e credo che siamo in grado di far sentire speciale ogni singolo cliente, ogni singolo ospite che entra nelle nostre case, ciò che manca è a monte, come il pilotare l'affluenza turistica verso di noi. Un investimento nel marketing sarebbe la soluzione più idonea. E' un investimento che per il singolo sarebbe troppo costoso, però a livello regionale sarebbe fattibile e i benefici ricadrebbero non soltanto sulla nostra categoria ma su tutta la regione.

Pensate ad alcuni mercati specifi o a livello globale?
Ma io direi più globalmente. La regione Valle d'Aosta potrebbe essere appetibile dal punto di vista del cliente che vuole sciare o fare camminate, ma anche dal punto di vista culturale grazie ai nostri castelli e non solo. Abbiamo tanto da poter offrire.

Stagione invernale: quali sono le vostre previsioni?
Ci aspettiamo che sia un inverno nevoso e che di conseguenza ci porti tanti turisti. Purtroppo l'inverno è sempre più legato all'aspetto neve. Se viene meno è difficile sostituirla. L'anno scorso è arrivata tardi, ma ne abbiamo comunque avuta ed è stato un ottimo inverno.

C'è sempre il problema degli annunci meteo…
Purtroppo sì. Non tanto per il cliente straniero che si fa intimorire meno. La clientela italiana è molto soggetta alle previsioni meteo. L'allerta meteo incide molto sulle vacanze del cliente italiano.

La stagione estiva è stata molto buona…
Assolutamente. L'estate inizialmente a giugno sembrava disastrosa poi con luglio e agosto si è risollevata e anche settembre è stato un mese positivo. Un dato che ha riguardato tutta la regione.

Un sogno associativo-imprenditoriale da realizzare?
Io vorrei che l'associazione giovanile crescesse sempre di più non soltanto tra di noi in Valle d'Aosta ma di più proprio a livello generale. Vorrei che si riuscisse a trovare un incontro con tutti gli altri giovani albergatori dell'arco alpino. Proprio perché facendo convogliare tante idee diverse credo sarebbe una cosa molto bella non soltanto dal punto di vista associativo ma per ogni singolo componente. Tutti si crescerebbe professionalmente. Attualmente a livello di federalberghi ci sono dei corsi, degli incontri, sicuramente utili, ma io vorrei qualcosa legato soprattutto alle Alpi e con un respiro più europeo.

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