9 febbraio 2017

Paolo Covi (#Lavaldotaine): «Siamo distillatori con l'hobby del prosciutto»

Paolo Covi
Questa settimana intervistiamo Paolo Covi, amministratore delegato de La Valdôtaine.

La vostra è una storia settantennale. Proviamo a ripercorrere le tappe fondamentali?
Nel 1947 Nasce la Distilleria “La Valdôtaine” a Verres. Nel 1978 il trasferimento nell'attuale stabilimento di Saint-Marcel dove l'azienda inizialmente di occupa esclusivamente di commercializzazione, poi inizia la distillazione e nel 1985 inizia la produzione del Prosciutto Crudo di Saint-Marcel. Una tappa estremamente importante è nel 2004 quando Valdôtaine vince il Concorso mondiale di Bruxelles con due Grappe. Nel 2005 Il Gruppo Elle Effe rileva “La Valdôtaine” e nel 2006 io prendo la gestione dell'azienda. nel 2008 il primo grosso impegno con il Restyling del prosciutto, che riteniamo essere una grande idea del fondatore di La Valdôtaine e inizio della vendita non solo in Valle d'Aosta, ma in tutta Italia. Tra il 2009 e il 2010 ci si dedica nuovamente con grande sforzo alle grappe e quindi aggiornamento delle linee distillati e liquori. Poi nel 2012 nascono la Via del Prosciutto e le Merenderie del Saint Marcel il riconoscimento De.Co. e nel 2015 nasce prima Festa di «PROSCIUTTIAMO».

Festeggiate il 2017 con un nuovo logo. Di cosa si tratta?
Nelle varie alternanze, siccome siamo distillatori con l'hobby del prosciutto a questo punto tocca di nuovo ai distillati. E così pensiamo ad un restyling del logo non tanto per rifare un luogo, che comunque ricorda molto gli anni '70, quanto per dichiarare e per affrontare il mercato dei distillati dicendo quello che siamo, cioè una piccola distilleria di montagna dal carattere estremamente artigianale, produce per bench e non in continuo e dunque ha una produzione di alto livello e di piccole quantità. Il nuovo logo enfatizza proprio il fatto di questa piccola distilleria di montagna con caratteristiche di artigianalità di eccellenza.

E proponete anche dei nuovi prodotti...
Sì in quanto contemporaneamente abbiamo avuto l'opportunità di utilizzare la forza vendita presente nel gruppo Francoli di cui facciamo parte e questo ci garantisce 42 agenti monomandatari che possono lavorare sul territorio nazionale, due esperti che ci aiuteranno su quello internazionale e quindi questo significa un respiro completamente diverso per La Valdôtaine.

Voi avete anche ben presente la vocazione turistica dei prodotti che proponete. Spesso organizzate eventi...
Noi come distillatori siamo sempre stati legati al territorio e anche in questi quattro prodotti nuovi - che sono un Gin, una Vodka, un Amaro e un vermouth - le erbe di montagna sono comunque sempre presenti. Chiaramente questo a livello turistico serve perché o turisti attenti cercano tutte le produzioni che sono ben legate al territorio. Di qui anche la creazione di eventi particolari come la festa Prosciuttiamo che quest'anno arriverà alla sua terza edizione.

Vi proponete soltanto sul mercato valdostano o anche al di fuori dei confini nazionali?
Assolutamente sì. I prodotti che sono stati sviluppati vanno proprio in questa direzione. Oggi il mercato degli Stati Uniti è molto attento alle produzioni italiane. Il vermuth è un prodotto che negli Usa gode di grandissimo successo, Gin è importante per l'Europa e anche il vermuth in Europa è estremamente apprezzato. I nostri prodotti sono già in catalogo per un grande importatore tedesco e quindi le speranze erano stati molto ben riposte e confermate  a pochi giorni dalla presentazione dei nuovi prodotti. Oggi come oggi esportiamo il 5%, ma con il 2017 puntiamo al 20%.

Sempre ragionando sulle strutture di vendita non dimentichiamo le merenderie...
Le merenderie sono più che altro degli agreement con degli imprenditori locali. Sostanzialmente questi imprenditori ritengono che il prosciutto Saint-Marcel sia una buona proposta per la loro clientela e sono nate queste partnership. Un discorso che non è piaciuto soltanto in Valle d'Aosta, ma anche nel resto d'Italia e perfino all'estero. Attualmente ne abbiamo una in Francia a Chamonix e una in Germania, in Baviera. Complessivamente sono 26. Scherzando ai miei collaboratori ho detto che è quasi più facile vendere merenderie che prosciutto.

Quanto vi aiuta il rapportarvi con una casa madre, la Francoli, da tempo nel settore?
Oltre alla rete vendita esistono delle competenze nell'ambito del gruppo di cui chiaramente Valdôtaine può disporre. Molto banalmente basta pensare al fatto di poter disporre di un laboratorio con una grande esperto per quanto riguarda la formulazione di liquori è una mano non indifferente; non parliamo poi della parte di marketing dove per quanto riguarda confezioni, design di etichette o semplicemente l'ideazione delle nuove linee l'esperienza della casa madre diverse volte ci è stata utile.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Il fatto di essere presenti in tutti i paesi europei, possibilmente anche negli Stati Uniti è un sogno che dovrebbe essere a portata di mano. Un'altra cosa estremamente importante in cui mi sto impegnando molto è la rintracciabilità, cioè il fare in modo che il nostro prodotto sia riconosciuto dal nostro cliente, ma soprattutto che il nostro cliente riesca a capire da che parte viene quello che sta deglutendo in quel momento.

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