10 marzo 2017

Antonio di Blasi (Vallée d'Aoste Structure):«E' importante continuare a lavorare con i #giovani per sviluppare uno spirito imprenditoriale»

Antonio Di Blasi
Questa settimana proponiamo l'intervista a Antonio Di BlasiResponsabile degli incubatori di impresa gestiti da Vallèe d'Aoste Structure, intervenuto al posto del Presidente Roger Tonetti. 

Iniziamo da un evento recente: il convegno “Gli incubatori di impresa per lo sviluppo del territorio: esperienze a confronto”. Di cosa si è trattato? 

Martedì 28 febbraio abbiamo organizzato questo Convegno alla Pépinière d'entreprise di Aosta. E' stato un importante momento di confronto tra incubatori di impresa per riflettere e per gettare le basi di collaborazione, dove si sono visti un po' i varia aspetti degli incubatori di impresa, come questi ad esempio operano in altre regioni. Infatti sono intervenuti gestori di incubatori provenienti dalla Toscana, dalla Lombardia, da varie regioni d'Italia...


Quali sono stati i frutti di questo evento?

E' emersa la necessità per tutti di fare rete. Ogni territorio agisce nell'ambito delle proprie peculiarità, delle proprie linee di sviluppo però per riuscire a sostenere nuovi giovani e nuovi progetti imprenditoriali, per dare anche uno slancio di tipo internazionale occorre fare massa critica. Noi a tal proposito agiamo già in questa direzione da diversi anni collaborando, ad esempio, con gli incubatori del Piemonte su diverse iniziative. Però c'è la necessità di tutti di fare rete, di gettare delle basi comuni, c'è già un primo documento in bozza di un accordo di collaborazione tra gli incubatori di impresa utile allo sviluppo delle start up.


Nel frattempo gli incubatori segnano un nuovo dinamismo con quattro new-entry?

Nelle prime settimane dell'anno si sono finalizzati dei progetti frutto di un lavoro lungo, minuzioso in quanto noi cerchiamo di lavorare sulla qualità dei progetti. Di conseguenza alcuni progetti possono partire da un'idea ma si sviluppano anche in diversi mesi. Nel secondo semestre del 2016 abbiamo lavorato su questi quattro progetti, tre su Aosta, due già insediati, e uno si Pont-saint-Martin. Ad Aosta la Touchware, impresa già insediata, ha fatto uno spinoff della Everyware per finalizzare un loro progetto su un nuovo prodotto. E poi abbiamo altri due progetti, uno è la DotQ che realizza pannelli radianti per sistemi di riscaldamento, quindi siamo nel campo dell'efficienza energetica, e poi la Rewallution dell'ingegnere Flavio Lanese che con il prodotto speedybrick opera sempre nell'ambito dell'edilizia sostenibile. Infine a Pont-Saint-Martin area che si sta sempre più focalizzando sull'ambito ICT abbiamo la Sweexo che opera nel settore dell'informatica, in particolare di tutti quei servizi che vanno ad abolire la carta soprattutto nella pubblica amministrazione, quindi con servizi di posta elettronica certificata sia come consulenza per le Pubbliche amministrazioni che come consulenza a singolo cittadino.


Una delle strategie è la specializzazione delle aree che cosa si intende?

Indubbiamente è l'Europa che ce lo ha chiesto e lo ha posto alla Regione come vincolo. E in questa logica l'Amministrazione regionale ha messo a punto negli anni scorsi per far partire il nuovo programma comunitario la cosiddetta strategia di specializzazione intelligente, cioè l'andar ad individuare quali sono gli ambiti su cui si vuole investire per lo sviluppo delle imprese. In Valle è emerso l'ambito della montagna, una montagna declinata dal punto di vista della sostenibilità, cioè tutto ciò che è green sia dal punto di vista edilizio che nergetico, una montagna smart, cioè intelligente e quindi Informatica, web e servizi informativi, e, infine, la montagna di eccellenza, cioè tutte quelle eccellenze industriali, artigianali che sul territorio ci sono e fanno parte della tradizione imprenditoriale della nostra regione


Uno degli impegni importanti è lo sviluppo dell'imprenditoria a livello giovanile…

E' importantissimo rivolgersi ai giovani perché quando si parla di innovazione bisogna pensare al futuro e lavorare sulla cultura dell'innovazione. E per noi per fare queste si deve andare a scuola. Da sei anni ad esempio proponiamo a tutte le scuole superiori dei programmi per la nascita di laboratori di imprenditorialità chiamati «Impresa in azione». A partire dal prossimo anno poi anche in Valle d'Aosta, pure per i licei, partirà l'alternanza scuola-lavoro. Questo si inserisce in perfetta continuità tra il mondo della scuola e quello del lavoro. Quest'anno stiamo seguendo sette classi che stanno lavorando su sette progetti innovativi dove i ragazzi, partendo proprio da un foglio bianco disegnano un nuovo prodotto, un nuovo servizio, si organizzano all'interno della classe come una vera e propria impresa e dovranno poi essere valutati d auna giuria. Quest'anno l'evento finale sarà probabilmente nell'ultima settimana di aprile dove sarà proclamato il vincitore che potrà accedere alla finale nazionale.


Oltretutto la Valle si è spesso distinta a livello nazionale...

Devo dire che gli studenti valdostani si sono sempre ben distinti con dei prodotti innovativi che sono stati anche premiati. Cito ad esempio marmelly, realizzato dalla classe quinta dell'Ipra di Châtillon che consisteva in una marmellata in tubetto. Da un lato si valorizzava la tradizione, ma dall'altro la si proponeva in modo innovativo. Quest'anno posso anticipare che ce ne saranno delle belle anche se non posso svelare nulla perché c'è il segreto industriale, ma posso dire che da un lato si sta puntando sull'innovazione - i social, l'ICT - e dall'altra sempre sul food, tema molto attuale.


Qual è la situazione dei programmi di pre-incubazione?

Anche questo è un elemento di continuità perché con le scuole seminiamo per il futuro e poi ci auguriamo che sul territorio possano nascere progetti innovativi per creare impresa. Però prima di fare l'impresa è fondamentale avere la consapevolezza della necessità di un giusto sviluppo del progetto imprenditoriale e quindi partiremo anche quest'anno con i programma di preincubazione. Il concetto è semplice le imprese sono fatte di persone, però prima di diventare impresa le persone si rivolgono a noi per dire ho questa idea, vorrei realizzare questo progetto. Come ho già detto un'impresa non si può improvvisare dall'oggi al domani. Occorre un'analisi molto accurata dei limiti, i vincoli, le opportunità, i costi, le necessità in termini di competenze e finanziamenti. Di conseguenza andremo a proporre nell'ambito di quest'anno, proseguendo nel 2018, un programma di insediamento riservato però alle persone. Pubblicheremo un bando e attraverso un avviso pubblico selezioneremo i partecipanti offrendo loro una grande opportunità: gratuitamente daremo loro uno spazio, delle persone che li seguiranno aiutandoli a sviluppare il loro business plan in modo che alla fine del percorso si possa partire con il progetto oppure valutare di modificarlo.

Un sogno  per l'attività imprenditoriale da realizzare?
Prima di tutto il legame con il territorio. Io mi auguro dal punto di vista professionale che si possano rafforzare le collaborazione con gli altri incubatori in modo da sviluppare nel modo migliore le caratteristiche del nostro territorio. E poi continuare a lavorare con i giovani, con i ragazzi, e riuscire a passare ai giovani il messaggio che oggi serve un approccio nuovo, utile nella vita professionale e non solo, essere molto curiosi e interrogarsi sempre, mettendosi in gioco in maniera nuova. 

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