21 aprile 2018

Graziano Dominidiato (#Confcommercio): «Un errore far morire i piccoli esercizi commerciali»


Questa settimana intervistiamo Graziano Dominidiato, presidente di Confcommercio Valle d’Aosta. Lo abbiamo incontrato appena prima di partire per il Forum di Confcommercio a Cernobbio.

La ringrazio anche perché si è reso disponibile a poche ore da un evento molto importante dove lei sarà presente: il Forum di Confcommercio che si svolgerà a Cernobbio. Il tema di quest’anno è “I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000”...
“Grazie a voi per l’opportunità che mi permette di fare il punto sullo stato dell’arte del Commercio, del turismo nella nostra regione. Mi accingo ad andare a Cernobbio con la convinzione che chi opera in Valle deve necessariamente confrontarsi con realtà di più ampie dimensioni e con esperti di livello internazionale. Essere protagonisti del mercato è la nostra parola d’ordine e a Cernobbio metteremo a punto le strategie in base all’analisi dell'Ufficio Studi di Confcommercio sulle economie territoriali che sarà presentata proprio a Cernobbio.

La realtà del commercio è in forte trasformazione...
Certo! Il mercato è cambiato per una concomitanza dei cause che vanno dai gusti dei consumatori alla massiccia presenza della Grande distribuzione per non parlare del fenomeno emergente che è costituito dalle vendite on line. A tutto questo si devono aggiungere le trasformazioni urbane. La ringrazio per la domanda che mi da modo di porre una domanda a chi ci ascolta: la trasformazione ha penalizzato gli esercizi di prossimità e dei nostri paesi; abbiamo mai pensato al disagio sociale causato agli anziani, alle fasce deboli e la sicurezza territoriale lasciando morire i tanti negozietti che erano anche un punto di aggregazione?   

Guardando alla realtà valdostana cosa possiamo dire sullo stato di salute del commercio...
Lo stato di salute del commercio in generale è identico a quello degli altri comparti colpiti dalla crisi. Chi ha avuto l’intuizione di aggiornarsi, di documentarsi e cercare nuovi sbocchi di mercato ora si trova avvantaggiato; la crisi la stiamo superando ma chi non si è adeguatamente preparato difficilmente potrà sopportare i colpi della concorrenza e di quanti hanno esplorato mercati di nicchia e si sono specializzati nei diversi settori mercelogici. E’ chiaro che la specializzazione e la carta vincente anche per il commercio di domani.     

Il rapporto tra piccoli esercizi e GDO è sempre conflittuale? 
Più che di conflittualità io parlerei di concorrenzialità. Siamo in un libero mercato che non significa mercato selvaggio. E’ chiaro che la concorrenza c’è ma torniamo a quanto dicevo prima. Per il commercio al dettaglio ed i negozi di prossimità la parola d’ordine deve essere specializzazione e prodotti di eccellenza che hanno un valore aggiunto insito proprio dalla particolarità del territorio. Ma mi sembra doveroso richiamare l’attenzione sulle responsabilità della politica che deve saper coniugare i vari interessi ben sapendo dell’importanza che hanno i negozi di prossimità e dei villaggi.

Il 2017 è stata un’annata di grandi risultati per il turismo. Questo ha avuto qualche ricaduta sul commercio?
 E’ pacifico che se tira il turismo il commercio nel trova giovamento. Però penso che non si possa parlare di ricadute positive sul commercio derivanti dal turismo. Turismo e commercio è un tutt’uno. Perché senza turismo non c’è commercio, ma se non c’è commercio, se non ci sono esercizi commerciali, se non ci sono non ci sono gli esercenti con i loro bar ed i loro punti ristoro le pensa che ci sarebbero i flussi turistici che abbiamo registrato. Il turismo lo fa l’accoglienza ed in commercio è un cardine dell’accoglienza.

Se ben ricordo in base ad alcune recenti statistiche la Valle d’Aosta è una delle ragioni che fa maggiormente ricorso agli acquisti via internet. Un bel problema...
E’ chiaro che le percentuali falsano la realtà valdostana sia in negativo che in positivo per via delle dimensioni. Le statistiche dicono, in base alle immatricolazioni risulta che ogni valdostano dispone di due auto. E’ una dato fasullo perché il 50% delle immatricolazioni riguardano auto aziendale o di flotte. Quindi anche le vendite on line fanno più scalpore in termini percentuali che per il valore degli acquisti. Certo è che è un fenomeno da tenere sotto controllo.

Possiamo fare un primo bilancio di questo primo anno di presidenza?
Direi che è positivo anche se è stato quanto mai impegnativo. Confesso che nonostante la collaborazione del personale e la professionalità delle nostre impiegate e del nostro Direttore è stato oneroso e duro anche perché abbiamo cambiato sede tornado alle origini ovvero all’arco d’Augusto di Aosta dove siamo nati una settantina di anni fa.

Altri eventi in programma per il 2018?
Sicuramente replicheremo Commercianti in festa, le serate enogastronomico rossonere, Abbiamo poi in animo di organizzare un seminario sul commercio ed il turismo che si concluderà con una cena riservata ai commercianti. Se mi permette stiamo studiando la fattibilità di un progetto teso a costituire un fondo a sostegno dei nostri associati vittime di furti, rapine e spaccate di vetrine. Ma il nostro progetto nel cassetto r che presto sottoporremo al Comune di Aosta è riuscire a realizzare per il prossimo Natale nuove luminarie per la Città di Aosta per contribuire a renderla più bella, più luccicante, più accogliente. Un progetto che speriamo di poter sviluppare in collaborazione con tutti gli operatori turistici attivi in città.

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